CRONACA

Il Papa: ‘Un prete mondano è un pagano clericalizzato’

E' l'avvertimento che Francesco ha rivolto ai sacerdoti durante la Messa Crismale nella Basilica di San Pietro. "Il demonio", ha detto il Pontefice, "sa muoversi, è un gran diplomatico

“Un sacerdote mondano non è altro che un pagano clericalizzato”.

E’ l’avvertimento che Papa Francesco ha rivolto ai sacerdoti nella Basilica di San Pietro durante la Messa Crismale, liturgia che si celebra il Giovedì Santo in tutte le Chiese Cattedrali.

LA MESSA CRISMALE – La messa del Crisma è concelebrata dal Pontefice con i cardinali, i vescovi e i presbiteri (diocesani e religiosi) presenti a Roma: in tutto quasi duemila concelebranti.

Nel corso della celebrazione, i sacerdoti rinnovano le promesse fatte al momento dell’ordinazione. Quindi ha luogo la benedizione dell’olio degli infermi, dell’olio dei catecumeni e del crisma.

LA GRAZIA DEL SACERDOZIO – “Essere sacerdoti è, cari fratelli, una grazia, una grazia molto grande, che non è in primo luogo una grazia per noi, ma per la gente; e per il nostro popolo è undono grande il fatto che il Signore scelga, in mezzo al suo gregge, alcuni che si occupino delle sue pecore in modo esclusivo, come padri e pastori”, ha detto il Papa durante l’omelia, rivolgendosi ai sacerdoti.

“Non c’è salario maggiore dell’amicizia di Gesù, non dimenticare questo”, ha spiegato il Pontefice. “Non c’è pace più grande del suo perdono: questo lo sappiamo tutti. Non c’è prezzo più caro di quello del suo Sangue prezioso, che non dobbiamo permettere sia disprezzato con una condotta indegna”.

“Se leggiamo con il cuore, cari fratelli sacerdoti – ha aggiunto -, questi sono inviti del Signore ad essergli fedeli, ad esser fedeli alla sua Alleanza, a lasciarci amare, a lasciarci perdonare; sono inviti non solo per noi stessi, ma anche affinché così possiamo servire, con una coscienza pulita, il santo popolo fedele di Dio. La gente lo merita e anche ne ha bisogno”.

IDOLATRIA NASCOSTA – Nella Messa Crismale, Papa Francesco ha voluto condividere con i sacerdoti “tre spazi di idolatria nascosta nei quali il Maligno utilizza i suoi idoli per depotenziarci della nostra vocazioni di pastori e, a poco a poco, separarci dalla presenza benefica e amorosa di Gesù, dello Spirito e del Padre”.

Il Papa ha individuato mondanità spirituale, pragmatismo dei numeri e funzionalismo come spazi di idolatria.

La mondanità spirituale è stata definita da Francesco come “’una proposta di vita, una cultura dell’effimero, una cultura dell’apparenza, del maquillage'”.

“Il suo criterio è il trionfalismo, un trionfalismo senza Croce – ha spiegato il pontefice”, che ha aggiunto: “Questa tentazione di una gloria senza Croce va contro la persona del Signore, va contro Gesù, che si umilia nell’Incarnazione e che, come segno di contraddizione, è l’unica medicina contro ogni idolo”.

“La mondanità di andar cercando la propria gloria ci ruba la presenza di Gesù umile e umiliato, Signore vicino a tutti, Cristo dolente con tutti quelli che soffrono, adorato dal nostro popolo che sa chi sono i suoi veri amici”, ha avvertito il Pontefice, affermando: “Un sacerdote mondano non è altro che un pagano clericalizzato”.

“Un altro spazio di idolatria nascosta mette le radici là dove si dà il primato al pragmatismo dei numeri“, ha sottolineato Papa Francesco ai sacerdoti nella Messa Crismale.

“Coloro che hanno questo idolo nascosto si riconoscono per il loro amore alle statistiche – ha spiegato -, quelle che possono cancellare ogni tratto personale nella discussione e dare la preminenza alla maggioranza.

E’ brutto”. “Questo non può essere l’unico modo di procedere né l’unico criterio nella Chiesa di Cristo – ha osservato -. Le persone non si possono numerare'”. “Un terzo spazio di idolatria nascosta – ha poi aggiunto il Papa – è quello che si apre con il ‘funzionalismo‘, un ambito seducente in cui molti, ‘più che per il percorso si entusiasmano per la tabella di marcia”.

“La mentalità funzionalista non tollera il mistero, punta all’efficacia” ha spiegato. Secondo il Pontefice, “il funzionalista non sa gioire delle grazie che lo Spirito effonde sul suo popolo, delle quali potrebbe ‘nutrirsi’ anche come lavoratore che si guadagna il suo salario”.

DEMONI EDUCATI – In un passo a braccio’della sua omelia nella Messa Crismale, papa Francesco – rivolto ai sacerdoti – ha detto che “il demonio è così, lui va avanti lentamente, Qualche altra volta ho parlato dei demoni ‘educati’, no?

Quelli che Gesù dice che sono peggiori di quello che è stato cacciato via. Ma sono educati: suonano il campanello, entrano e, passo passo, prendono possesso della casa.

Dobbiamo stare attenti, questi sono gli idoli nostri”. E in un altro passo ha aggiunto: “Il demonio sa muoversi, è un grande diplomatico”.

ANSA

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