CRONACA

Ucraina, sirene a Odessa. Nel Lugansk ‘spari sui civili in fila al supermercato’ Botta e risposta Usa-Russia sulle armi chimiche

Nel ventisettesimo giorno di guerra continuano i bombardamenti russi.

Scattano le sirene antiaereo ad Odessa al termine di una mattinata carica di tensione per la città sul Mar Nero.

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In lontananza, verso Nord, per due volte si sono sentiti dei colpi che gli abitanti della città attribuiscono alla risposta della contraerea ucraina a quelli che potrebbero essere cannoneggiamenti dal mare. Il centro di Odessa è blindato.

Nella notte gli allarmi hanno risuonato in 17 delle 24 regioni del Paese. Più di 80 bombardamenti con artiglieria sono stati registrati a Kharkiv.

Secondo lo Stato maggiore ucraino, le forze armate di Kiev hanno riconquistato l’insediamento urbano di Makariv, 60 chilometri a ovest della capitale. Kiev afferma che “le forze di occupazione russe hanno scorte di munizioni e cibo per non più di tre giorni”. Stessa situazione per il carburante.

A Severodonetsk, nella regione di Lugansk, i russi hanno fatto fuoco su persone in coda in un supermercato, provocando morti e feriti. Lo ha denunciato su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale Serhiy Haidai, come riporta Ukrinform.

ZELENSKY ALLA CAMERA – Un’ovazione ha accolto e salutato l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle Camere riunite. Un discorso durato 12 minuti, cui è seguita la replica del presidente del Consiglio Mario Draghi. “Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata”, ha detto Zelensky.

Il presidente ucraino ha ricordato il numero dei bambini uccisi, bilancio drammatico passato da 79 a 117 in una settimana, riporta Zelensky. “La resistenza” di “tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica”, ha detto il premier Mario Draghi in occasione del videoincontro alla Camera con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza”, ha detto il premier Mario Draghi. “L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea”, afferma Draghi.

IL PAPA CHIAMA ZELENSKY, L’INVITO IN UCRAINA – Papa Francesco ha chiamato al telefono Zelensky, che nel corso della conversazione lo ha invitato in Ucraina. Lo riferisce in un tweet l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andryi Yurash. Zelensky ha “raccontato a Sua Santità la difficile situazione umanitaria e il blocco dei corridoi di soccorso da parte delle truppe russe”, spiega lui stesso sul suo account Twitter. “Il ruolo di mediazione della Santa Sede nel porre fine alla sofferenza umana sarebbe accolto con favore”, aggiunge Zelensky, che ha anche “ringraziato per le preghiere per l’Ucraina e la pace”.

OLTRE 900 CIVILI UCCISI – Un’aggressione che secondo i dati Onu ha già causato almeno 925 morti tra la popolazione civile. Una cifra che sarà presto rivista al rialzo, secondo l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr).

I NEGOZIATI – Zelensky è tornato a proporre un incontro con Putin, dicendosi disposto a discutere dello statuto delle repubbliche russofone ucraine e della Crimea. Ma per questo, ha spiegato, è necessario un cessate il fuoco: “Una volta che quell’ostacolo sarà rimosso, parliamo”. Il governo russo ha consegnato una nota di protesta all’ambasciatore americano a Mosca dopo gli “inaccettabili” commenti di Biden su Putin, che ha definito un “dittatore assassino e un criminale di guerra”. Le relazioni con gli Usa sono “sull’orlo di una rottura”, avverte la Russia.

L’INCUBO ARMI CHIMICHE, SCONTRO USA-RUSSIA –   Si riaffaccia anche la paura delle armi chimiche e biologiche: le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti “sono false” e un “chiaro segnale” che Vladimir Putin “starebbe valutando di usarli entrambi” nella guerra, ha affermato il presidente americano Joe Biden. Il suo omologo russo sarebbe infatti “con le spalle al muro” e “sta preparando nuove operazioni sotto falsa bandiera”, secondo il leader Usa. Mosca nega e replica che le accuse sono “insinuazioni malintenzionate”, secondo le parole del viceministro degli esteri russo Sergei Ryabkov che, riporta l’agenzia Interfax, aggiunge: “Noi non abbiamo simili armi”.

I MISSILI IPERSONICI – Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma “con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che è quasi impossibile intercettarli”, ha sottolineato il presidente americano.

ANSA

 

 

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