CRONACA

Ucraina: Conclusi i negoziati Kiev-Mosca. Cremlino, prossimi colloqui al confine Polonia-Bielorussia. ‘Si terranno nei prossimi giorni’

I negoziati tra Ucraina e Russia al confine bielorusso si sono conclusi.

Russia e Ucraina prevedono un “secondo round” dei colloqui, riferiscono fonti di Kiev.

Le delegazioni stanno ritornando nelle rispettive capitali per consultazioni.

“Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune”, ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato da Interfax.

I negoziati proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia, fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass. Secondo il negoziatore di Mosca, i colloqui si terranno “nei prossimi giorni”.

TELEFONATA PUTIN-MACRON – In una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente russo Vladimir Putin si è impegnato oggi a “sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni”, ha reso noto una fonte dell’Eliseo.

Nella telefonata, Putin ha dato “il suo accordo a restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione”, come proposto da Macron.

Nella telefonata, durata un’ora e mezzo secondo le fonti dell’Eliseo, Macron ha ribadito a Putin la “richiesta della comunità internazionale di cessare l’offensiva russa contro l’Ucraina, ribadendo la necessità di un cessate il fuoco immediato”.

In particolare, Macron ha chiesto che cessino i bombardamenti contro civili e abitazioni, che siano preservate tutte le infrastrutture civili e siano garantite le principali strade, in particolare quella del sud di Kiev. Putin, secondo le fonti della presidenza francese, ha “confermato la volontà di impegnarsi su questi tre punti”.

Macron ha anche chiesto il “rispetto del diritto internazionale umanitario e la protezione delle popolazioni civili”, con “il trasporto degli aiuti secondo quanto contenuto nella risoluzione che la Francia presenta in Consiglio di sicurezza Onu”.

Infine, Macron ha proposto al presidente russo di “rimanere in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravarsi della situazione” e “Putin si è detto d’accordo”.

Un accordo con l’Ucraina sarà possibile solo dopo la “smilitarizzazione e de-nazificazione” di Kiev, “quando avrà assunto uno status neutrale”, ha detto il presidente Putin nella telefonata con Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass.

Putin ha poi aggiunto di chiedere il riconoscimento internazionale della Crimea come territorio russo tra le condizioni per porre fine al conflitto in Ucraina, riferisce il Cremlino.

Ai colloqui con la Russia, l’Ucraina ha chiesto il ritiro completo delle truppe russe dal suo territorio. Lo riferisce Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev, citato dai media locali. “Abbiamo di fronte una battaglia decisiva, l’esercito è pronto”, ha aggiunto.

Sono durati quasi sei ore, in una località segreta al confine tra Ucraina e Bielorussia, i primi colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev sulla guerra dichiarata dal Cremlino e si sono aggiornati a un secondo round con qualche segnale di apertura.

‘Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile individuare un terreno comune’, dice il negoziatore russo Vladimir Medinsky, secondo cui il nuovo incontro si terrà ‘nei prossimi giorni al confine tra Polonia e Bielorussia’.

Le delegazioni stanno ora tornando nelle rispettive capitali per consultazioni. Tra loro, secondo il Jerusalem Post, anche Roman Abramovich.

La presenza del miliardario russo con passaporto israeliano sarebbe stata chiesta dall’Ucraina. Ma mentre intorno al tavolo allestito dal governo di Minsk si svolgevano le prime schermaglie negoziali, al telefono con il presidente francese Macron, Putin dettava le sue condizioni per far tacere le armi ed arrestare l’avanzata dei carri armati verso Kiev: Ucraina neutrale e riconoscimento della Crimea come territorio russo.

L’Eliseo sottolineava invece l’impegno del numero uno del Cremlino a ‘sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni’ e a ‘restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione’.

Sul terreno, secondo il Pentagono, la Russia non ha ancora tuttavia il predominio aereo in Ucraina e ha finora lanciato 380 missili. Come dire che la situazione militare non giustifica la resa al tavolo dei negoziati. Tanto più che le sanzioni internazionali cominciano a far sentire i loro effetti sull’economia russa.

La Banca centrale di Mosca lancia l’allarme di un ‘cambio drammatico per l’economia’ del Paese, aumenta i tassi di interesse al 20% per ‘supportare l’attrattività dei depositi e proteggere i risparmi delle famiglie contro la svalutazione’, fa sapere il governatore Elvira Nabiullina.

E, mentre la Borsa di Mosca resta chiusa, a Londra i titoli dei colossi dell’economia russa sprofondano: Sberbank ha perso il 74%, Gazprom il 51%, Lukoil il 62,8%, Rosneft il 42,3%, Magnit il 74%.

‘I combattimenti in Ucraina devono finire ora. Stanno imperversando in tutto il Paese, dall’aria, dalla terra e dal mare. Basta. I soldati devono tornare alle loro caserme’, ha detto il segretario generale dell’Onu Guterres aprendo l’Assemblea generale al Palazzo di Vetro. ‘I leader devono andare verso la pace.

I civili devono essere protetti’, ha aggiunto, sottolineando che la minaccia nucleare russa ‘è uno sviluppo agghiacciante, semplicemente inconcepibile’. Mentre in Europa ‘si rischia la peggiore crisi umanitaria e dei rifugiati degli ultimi decenni’. In Italia, intanto, il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il nuovo decreto con aiuti, anche militari all’Ucraina, e con le norme per diversificare le fonti energetiche, riaprendo se necessario le centrali a carbone. Possibili, anche se allo stato non necessari, anche razionamenti di gas ‘in caso di emergenza’. Il testo prevede anche un incremento di 16mila nuovi posti per accogliere rifugiati dall’Ucraina.

Anche dalla Finlandia, Paese confinante con la Russia, la ‘decisione storica’ di fornire armi all’Ucraina per difendersi dall’aggressione. Si rafforzano così le misure internazionali contro Mosca.

Ma occorre che non superino i limiti del buon senso. Per questo Downing Street ha dovuto correre ai ripari dicendo che il portavoce di Boris Johnson si è espresso male quando ha riferito le parole del premier secondo cui le sanzioni occidentali ‘mirano a far cadere il regime di Putin’.

‘Solo un lapsus’, la precisazione dopo la clamorosa gaffe. Così come l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera Borrell ha fatto sapere che l’adesione dell’Ucraina all’Ue nell’immediato ‘non è in agenda’.

Intorno alle 6.40 locali, secondo la Cnn, diverse grosse esplosioni sono state segnalate nell’est del centro di Kiev. Subito dopo sono risuonate le sirene d’allarme.

L’ONU – Riunione speciale di emergenza dell’Assemblea Generale Onu sull’invasione russa dell’Ucraina. Il presidente dell’Assemblea ha chiesto un momento di silenzio e preghiera o meditazione prima dell’inizio degli interventi. Al termine della maratona di discorsi l’Assemblea dovrebbe votare una risoluzione contro l’aggressione di Mosca dell’Ucraina, che potrebbe slittare anche a domani.

GLI USA – Gli Stati Uniti sospendono l’attività nella loro ambasciata Bielorussia. L’ente federale russo per l’aviazione civile ha chiuso lo spazio aereo a compagnie di Italia, Germania, Spagna e Francia, oltre a quelle di numerosi altri Paesi europei come misura “simmetrica” alle sanzioni europee.

Gli Usa mettono in guardia gli americani a non viaggiare in Russia e in Bielorussia in seguito “all’attacco non provocato e ingiustificato delle forze militari russe in Ucraina”, secondo quanto emerge dal sito del Dipartimento di Stato, che ha portato l’allerta a ‘livello 4 – Do not Travel’.

Attacchi segnalati su Kiev e Kharkiv, tutti respinti secondo fonti ucraine. Ma bombardamenti ha pure denunciato la Russia nel Donbass. L’esercito russo garantisce che la popolazione può liberamente lasciare Kiev e accusa gli ucraini di usare i civili come scudi umani. Immediata la replica dell’arcivescovo maggiore di Kiev: ‘sono loro ad usare gli scudi umani’.

E mentre sale l’allarme sul numero degli uccisi negli scontri – l’ Onu parla di 102 civili morti, tra cui sette bambini, ma il bilancio reale delle vittime potrebbe essere molto più alto – il presidente ucraino Zelensky annuncia la creazione di una nuova unità denominata ‘Legione internazionale’, con migliaia di richieste da parte di stranieri: l’italiano Francesco – nome di fantasia per garantire l’anonimato – 35 anni e originario della Campania, fa sapere di aver deciso di arruolarsi ed è in attesa dei documenti per partire.

La Difesa russa ordina intanto alle squadre dei posti di comando della Forza missilistica strategica e alle flotte del nord e del Pacifico di passare all’allerta di combattimento rafforzata, mentre la Nato è pronta a rafforzare la sua presenza nei paesi baltici: telefonata tra il segretario generale, Jens Stoltenberg, e il presidente lituano Gitanas Nauseda.

L’ Alleanza, ricorda Stoltenberg, ha già rafforzato la presenza difensiva nella regione baltica ed è pronta a fare di più. Ma il mondo guarda con apprensione e speranza ai colloqui fra i due contendenti in corso sul confine fra Ucraina e Bielorussia.

“La delegazione russa pronta a negoziare tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo”, dice il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato da Interfax. Ma l’Ucraina chiede il cessate il fuoco immediato e il ritiro dei russi. Ai negoziati presente, su richiesta di Kiev, anche Roman Abramovich, oligarca russo fra i più ricchi, con passaporto anche israeliano.

L’Ucraina intanto prepara la richiesta ufficiale per l’adesione all’Unione europea. Tema, questo, spiega il presidente del consiglio Ue Charles Michel, su cui finora nel dibattito generale ci sono state opinioni diverse.

E l’Alto rappresentante per gli Esteri Josep Borrell, aggiunge che l’adesione dell’Ucraina all’Ue nell’immediato “non è in agenda”, perché ora è il momento di lottare contro un’aggressione. Sul fronte economico, l’inasprimento delle sanzioni contro Mosca a causa dell’invasione in Ucraina mette sotto pressione i mercati, e si registra il balzo di petrolio e gas.

Ucraina, Borrell: ‘Adesione all’Ue per ora non e’ in agenda’

Lunedì nero per Mosca con la Borsa chiusa, il rublo cede fino ai minimi storici e la Banca Centrale aumenta il tasso d’interesse dal 9,5% al 20%. Il rosso rimane nei mercati europei dopo la posizione del Cremlino secondo cui la Ue sta “adottando una posizione non amichevole e misure ostili contro la Russia”.

Pesano, in particolare, società esposte come banche, energia ed automotive. Sul fronte valutario, euro sul dollaro in discesa. E mentre dal board della Banca centrale europea Fabio Panetta sottolinea che dopo lo scoppio del conflitto l’Eurotower deve prendere “decisioni con cautela”, perché “il mondo è divenuto più cupo”, gli Stati Uniti vietano con effetto immediato tutte le transazioni con la Banca centrale russa.

L’Europa comunque si compatta a fianco di Kiev, e il premier italiano Mario Draghi assicura il pieno e convinto appoggio dell’ Italia alle misure europee.

La cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev nel Consiglio dei Ministri. Ed è in arrivo una norma che, in caso di vera crisi del gas, consenta di usare temporaneamente le centrali a carbone.

Stasera per il presidente del consiglio videocollegamento con l’Eliseo con il presidente francese Macron, la presidente della Commissione europea Von der Leyen e il cancelliere tedesco Scholz, mentre in queste ore è in corso un confronto tra le forze politiche di maggioranza e opposizione per definire una risoluzione unitaria da votare domani al Senato e alla Camera dopo le comunicazioni di Draghi, sulla crisi ucraina.

ANSA

 

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