POLITICA

Crisi agricola, Giordano (Ugl):”Tante istanze di sofferenza degli addetti”

“Le cause della profonda crisi in cui versa il settore agricolo lucano hanno origini antiche, essendo più di tipo strutturale che di tipo congiunturale.

Ora però si è a un bivio e non se ne può più, con prezzi di concimi, gasolio ed energia, ma anche di plastiche per il confezionamento, che sono arrivati alle stelle, raddoppiati e portati anche oltre il 50%.

Cavalcando la crisi economica per l’emergenza sanitaria, si sta speculando sulle materie prime, mettendo in seria difficoltà la produzione agricola nel materano, quando in realtà è il motore su cui si è sostenuta  per quasi due anni di pandemia l’intera Regione”.

E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi nella Utl Matera dove tanti agricoltori della fascia Ionica-Metapontina capeggiati dal delegato all’agricoltura di Montalbano Jonico (MT)  Antonio Tornese hanno voluto incontrare Pino Giordano dell’Ugl Matera.

“L’Unione Generale del Lavoro Matera – afferma Giordano – registra il malessere delle tante aziende agricole che si ribellano giustamente in merito ai rincari vertiginosi che stanno impattando, pesantemente, sui costi di produzione di centinaia di imprese agricole del nostro territorio, spinte al limite della sostenibilità e, quindi, a rischio interruzione attività dove la produzione 2021-2022 è in forte discussione per molte di loro.

Gli agricoltori con voce del loro leader Tornese all’Ugl hanno riferito, con immenso rammarico, l’aumento dei prezzi della materia prima, infatti, non arriverà mai a pareggiare quello dei costi di produzione e nello specifico di concimi aumentati del 100%.

Sostanze che sono, ovviamente, altrettanto importanti per la preparazione di gran parte dei terreni agricoli e per molte altre colture di stagione, fino a incidere su quantità e qualità del prodotto finale.

E ancora, i rincari fino al 50% su gasolio, energia e plastiche. Gran parte delle imprese agricole della nostra provincia, per l’Ugl sta attraversando un momento di grande difficoltà e di incertezza, generata dal mutamento dello scenario socio-politico-economico di riferimento.

L’emergenza di queste difficoltà è abbastanza recente, per cui i sintomi di una tale situazione sfuggono ancora alle statistiche ufficiali, ma i conoscitori della realtà imprenditoriale documentano segnali ben evidenti di sofferenza: nell’incontro Ugl – prosegue Giordano – Tornese ha inoltre rimarcato la crescente incertezza nel collocamento dei prodotti agricoli, stagnazione dei prezzi, aumento dei costi, difficoltà ad individuare mix produttivi economicamente convenienti, aumento dell’indebitamento, incapacità a finanziare gli investimenti. L’attuale scenario suscita negli operatori agricoli una domanda sempre più pressante: cosa fare?

Quali prospettive avranno le imprese agricole? La risposta a queste domande è quanto mai impellente, difficile, appassionante e drammatica nello stesso tempo e non può essere lasciata all’incombenza dei soli imprenditori agricoli, ma tutto il mondo agricolo deve farsene carico, dalla componente politica a quella scientifica, da quella associativa a quella sindacale.

Per l’Ugl, siamo in una fase chiaramente speculativa e bisogna intervenire, gli agricoltori attraggono ancora troppo poco e non hanno alcuna garanzia di reddito.

 Il Governo Regionale vigili su quanto sta accadendo con uno scenario preoccupate delle nostre aziende agricole che ritiene che non sia possibile tornare alla situazione antecedente all’emergenza Covid.

Nonostante le difficoltà durante la pandemia – precisano Giordano e Tornese – le aziende agricole non hanno ricevuto alcun tipo di sostegno economico statale, europeo o altre forme di aiuto, non hanno comunque mai smesso di lavorare per garantire la continuità delle forniture alimentari sugli scaffali di negozi e supermercati e consentire quindi alle famiglie di fare la spesa.

Un ruolo – concludono Tornese e Giordano  – ricoperto con responsabilità e dedizione da tutte le nostre imprese agricole impegnate per lo sviluppo economico del territorio, la sicurezza e la salute delle persone attraverso la produzione di cibo e da non dimenticare che soddisfano il fabbisogno occupazionale di migliaia di lavoratori.

A tal proposito chiediamo un incontro al Presidente della Provincia di Matera, Avv. Piero Marrese affinché si possa subito predisporre un tavolo di lavoro a sostegno delle grosse difficoltà del comparto”.

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