MEDIA

Sport, Social Media e rivoluzione digitale

Sport, Social Media e rivoluzione digitale di Enrica Cataldo, Socio AIDR, con il contributo dell’atleta Antonio Giulio Bonaccorso

E’ fin troppo noto che l’evoluzione della tecnologia, il crescente  utilizzo dei social media e la diffusione degli strumenti digitali sta  incisivamente influenzando l’industria sportiva.

Nell’epoca delle  tecnologie Web 2.0., il mondo è diventato talmente mobile che  i follower che partecipano ad un evento sportivo si aspettano che la  performance sia qualitativamente all’altezza dell’esperienza che la  tecnologia offre in tutti gli altri aspetti del quotidiano.

Ed in  questo i social network hanno insita la prerogativa di essere un  medium digitale eccellente per l’impatto che ha sul pubblico rispetto  ai mezzi tradizionali di comunicazione.

La tecnologia dell’informazione e della comunicazione ha anticipato  quali saranno i  nuovi modelli di interazione e di possibili durante  spettacoli ed eventi  sportivi, ed in questa ottica, gli stadi, i  “moderni templi della passione umana”23 sono candidati a  diventare i  luoghi privilegiati in cui la tecnologia verrà sfruttata per favorire   l’intrattenimento.

Questo è il caso della cosiddetta “Smart Arena”, in  altre parole la costruzione di nuovi impianti sportivi che siano  tecnologicamente all’avanguardia e che migliorano l’esperienza del  tifoso e la fidelizzazione dei fan, offrendo opportunità di  business significative per i club e i propri partner che progettano il  futuro dell’esperienza degli spettatori.

Un esempio calzante di come sfruttare, al massimo dell’efficienza, le  più recenti risorse offerte dal mondo digitale nell’ambito delle nuove  arene telematiche è offerto dallo Stadium Vision Concept utilizzato      all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, un’arena autosufficiente,  altamente connessa e versatile che è più un eco-villaggio di sport  e ricreazione che uno stadio di calcio tradizionale.

La Smart-Arena sfrutta le infrastrutture necessarie per uno stadio  sportivo, creando un  ecosistema multiuso e multi-esperienziale con  una pletora di opportunità sportive e  ricreative che vanno dagli  sport da campo tradizionali come atletica leggera, hockey su  ghiaccio  a pratiche sportive come vela, surf, sport estremi, e anche e-sport.

La Smart arena è dotata di infrastrutture tecnologiche moderne che  consentono al pubblico una immersione totale nell’esperienza sportiva,  quella che a livello emozionale solo la partecipazione dal vivo può  garantire.

Il Levi’s Stadium di Santa Clara in California è una struttura  estremamente tecnologica che sorge al centro della Silicon Valley, nel  quale ogni postazione è dotata di wi-fi per chattare e twittare  durante la partita.

Nel corso della cinquantesima edizione del Super  Bowl, che lo stadio ha ospitato nel 2016, è stato possibile ordinare  il pranzo e farselo consegnare grazie ad un’app dedicata.

Anche il London Wembley Stadium, che ospita le partite dalla nazionale  inglese, è  una tra le arene più all’avanguardia di sempre, grazie  alla larghezza della banda wi fi, e alla moltitudine di app dedicate  che sono incluse nel prezzo del biglietto e che è  possibile scaricare  per ricevere svariati servizi, come ordinare al posto cibi e bevande  e  rendere l’esperienza sportiva per i tifosi talmente emozionante da  spingerli ad alzarsi  dalle poltrone davanti alle Tv e a riempire  nuovamente gli stadi.

Il futuro degli avvenimenti sportivi va in questa direzione, per cui    federazioni, leghe, società, atleti e sponsor sono continuamente  invitati a sviluppare nuovi modelli di fun experience che ampliano il  coinvolgimento attraverso l’acquisizione del maggior numero possibile  di informazioni sui follower, l’analisi dei dati l’utilizzo dei nuovi  strumenti di comunicazione digitale.

Dal punto di vista dei tifosi le grandi trasformazioni digitali che  stanno interessando la nostra epoca saranno in grado di mutare,  migliorandola, l’intera esperienza dei fun e  degli spettatori,  promuovendo un modo nuovo di vivere gli eventi sportivi.

Poter godere  di visuali di gioco complete come se si fosse a bordo campo, poter   interpretare lo sviluppo del gioco con la visione dell’atleta, anche  se si sta comodamente  seduti sul proprio divano, ottenere  informazioni e statistiche in real-time, effettuare  acquisti on-line,  sono soltanto alcuni esempi di come si sta trasformando l’esperienza   del tifoso grazie ai nuovi dispositivi digitali che consentiranno di  rendere gli  avvenimenti sportivi esperienze sempre più immersive.

Ecco perché aziende, chiamate ad operare in un contesto nel quale un  ruolo determinante è giocato quotidianamente sui social media, stanno  approntando piattaforme elettroniche che permettono la gestione di App  e Mobile da parte dei club e degli atleti, facilitando l’interazione  con i supporter, semplificando l’acquisizione di dati e la  profilazione dei tifosi, con la finalità di formando un pubblico  sempre più  competente, partecipativo ed esigente.

E’ illuminante la vicenda della squadra milanese Olimpia Milano, che  occupa il primo  posto nelle classifiche del “The Basketball League”  Report, in quanto consente di comprendere le performance della  pallacanestro italiana sulle piattaforme di digital networking che  sono oggi di uso più che comune.

E’ altresì rappresentativo il caso  del Real Madrid, il club calcistico spagnolo che è stato capace di  sfruttare le nuove tecnologie digitali al meglio affermandosi come il  club del secolo e assumendo una fama mondiale.  Grazie al boom dei  social media, i club e gli atleti sono presenti sulle piattaforme di  uso più comune, come su Facebook, Instagram, o Twitter, e, in questo  modo, guadagnano nuovi follower ogni minuto.

Per riassumere perfettamente il cambiamento di natura rivoluzionaria  che è attualmente in corso, basti pensare che qualche tempo fa, i  dirigenti di Facebook esortarono i manager di Cristiano Ronaldo ad  aprire una propria pagina, sostenendo che il calciatore possedeva il  potenziale per arrivare a contare 10 milioni di follower, ovvero  l’intera popolazione del Portogallo.

Sicchè nel 2009, Ronaldo, che  oggi è lo sport influencer più potente al mondo, ha fatto il suo  debutto sui social, e nel giro di pochi mesi il traguardo è stato  ampiamente  superato, se si calcola che attualmente i suoi follower  facebook sono circa 122 milioni,  pari alla popolazione di una vasta  nazione ma non così differenziati, anzi con un tratto  distintivo  riscontrabile in ognuno di loro, ovvero l’ammirazione per “l’asso  blanco”.

Immaginare cosa comporti questo, a livello commerciale, è dirompente,  poichè si tratta di 122 milioni di persone con un interesse in comune,  pulsante e concreto.

Il goleador, infatti, non è solo un campione  mondiale, con un ruolo indispensabile per le squadre che se lo  contendono, ma è anche uno degli atleti più preziosi del pianeta per  la crescita del business delle aziende che rappresenta.

Non a caso,  tra i club più seguiti sui social media, con circa 187,4 milioni di  fan, domina da tempo il Real Madrid, soprattutto quando ha potuto  vantare la presenza del fenomeno portoghese, il cui effetto social è  stato talmente devastante da raggiungere addirittura 302,7 milioni di  supporter.

L’influenza di Ronaldo è stata dirompente anche sulla  fanbase bianconera, tanto è vero che la community della Juventus ha  avuto un’ impennata esorbitante passando da 50 a  60 milioni di  follower.

Il modo in cui un atleta gestisce la propria immagine social, la sua  capacità di coinvolgere i fan, intrattenendoli, sviluppando con la  community una solida interazione è diventato talmente strategico che  molte squadre, prima di ingaggiare un giocatore,  valutano proprio la  sua portata in termini mediatici.

Il ruolo del nuovo atleta digitale come sport influencer, è ben  evidenziato anche dal caso di Nike.

La società infatti detiene una sua  pagina Facebook dedicata al calcio, che registra anche un buon  seguito, tuttavia ha intuito come fosse più proficuo stimolare un   ruolo attivo sui canali social dei propri calciatori, dal momento che  un contenuto video  pubblicato su uno degli account di Cristiano  Ronaldo, registra milioni di visualizzazioni  in un processo  esponenziale che lo rende molto più virale di qualunque altra forma  di  comunicazione ufficiale.

Nello scenario che si va delineando, si va evolvendo, in modo sempre  più significativo, il ruolo degli sportivi professionistici che  diventano sport influencer, ovvero personaggi  con la capacità di  veicolare un messaggio, avendo il carisma e la credibilità necessari   per rappresentarne i valori e garantirne la veridicità.

La figura  dell’atleta si è trasformata, dunque, evolvendosi in player, o meglio  in  media hub.

A dire il vero, anche prima dell’avvento dei social, la  figura dell’atleta, come star, ha dominato l’immaginario collettivo,  tuttavia, mai come in questa precisa  epoca, i giocatori hanno avuto  un peso economico così rilevante, in grado di veicolare  prodotti,  servizi e valori attraverso la propria immagine come giga.

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