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Coronavirus: in Italia 1.835 casi e 52 morti, frenano i contagi

Settimana decisiva per capire l'andamento dell'epidemia in Italia

In Italia frenano i contagi: lunedì l’incremento dei malati è stato del 16% (258 casi in più) a fronte dell’aumento del 50% registrato il giorno prima.

Di questi, inoltre, il 50% è asintomatico (o con sintemi lievi) e in isolamento domiciliare, il 40% è ricoverato con sintomi e solo il 10% in terapia intensiva.

“Un dato confortante” dice il commissario Angelo Borrelli sottolineando che si tratta di una percentuale che ricalca il dato complessivo: su 1.835 malati, 927 sono in isolamento nella propria casa, 742 ricoverati con sintomi e 166 in terapia intensiva. Sono 149 i guariti, 52 i decessi.

Per l’Oms però non è ancora pandemia. “Contenere il Covid19 è fattibile e deve rimanere la massima priorità per tutti i paesi. Con misure precoci e aggressive, si può interrompere la trasmissione”, ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

“Stiamo monitorando la situazione ogni momento di ogni giorno e analizzando i dati – ha aggiunto -. L’Oms non esiterà a descrivere questo coronavirus come una pandemia se questo è ciò che i dati suggeriranno”.

Intanto la Commissione Ue ha presentato il ‘Corona response team’, una task force per affrontare l’emergenza del coronavirus. Del team fanno parte i commissari europei Paolo Gentiloni (Economia); Janez Lenarcic (Gestione crisi); Ylva Johansson (Interni); Stella Kyriakides (Salute); e Adina Valean (Trasporti).

Il vaccino e il trattamento per curare il coronavirus potrebbe essere disponibile a partire dalla fine dell’estate, inizi dell’autunno: lo ha detto il vicepresidente americano, Mike Pence, che coordina la risposta del governo Usa all’emergenza.

Pence ha fatto sapere che gli Stati Uniti attueranno nelle prossime 12 ore il 100% dei controlli su tutti i voli diretti che arrivano da Italia e Corea del Sud.

L’Onu ha erogato a Oms e Unicef 15 milioni di dollari per attività essenziali tra cui il monitoraggio della diffusione del virus, lo studio dei casi e il funzionamento dei laboratori nazionali.

L’Istituto superiore di sanità (Iss) e il Dipartimento Scientifico del Policlinico Militare Celio di Roma hanno sequenziato gli interi genomi del virus SarS-Cov-2 isolati dal paziente cinese e dal paziente uno di Codogno.

Il sequenziamento permette di conoscere l’intero codice genetico del virus e di seguirne i cambiamenti nel tempo e nello spazio. Ciò è utile per conoscere e seguire i focolai e per investigare la struttura del virus stesso.

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