POLITICA

Riforma sanitaria, Rosa: solo confusione e disservizi

Nell’annunciare la presentazione di una interrogazione il consigliere parla di “problemi gravi e tra questi quelli che riguardano le sedi ospedaliere periferiche, dove utenti e dipendenti si vedono togliere servizi e mansioni”.

“Tra gli altri problemi dovuti alla pasticciata e confusionaria riforma del sistema sanitario regionale voluta da Pittella, approvata con la Legge regionale n. 2 del 12/01/2017, quelli più gravi riguardano le sedi ospedaliere periferiche, dove utenti e dipendenti si vedono togliere servizi e mansioni”.

A sottolinearlo il consigliere regionale del gruppo Lb-Fdi, Gianni Rosa, che fa sapere di aver presentato un interrogazione al Presidente della Giunta regionale per “conoscere come le Aziende sanitarie competenti intendono utilizzare queste unità lavorative e come si vuole garantire il prosieguo della attività delle aziende ospedaliere periferiche”.

“Questa volta – precisa Rosa – a farne le spese sono i centralisti e portinai di queste sedi che, in seguito all’accentramento del servizio a Potenza previsto dalla riforma, rimarranno senza alcuna mansione aspettando che gli vengano impartiti i comandi di volta in volta.

Nella confusione generale sembra che le stesse amministrazioni non abbiano la minima idea di come impiegare queste unità oltre all’inevitabile rischio di malfunzionamento dei servizi di portierato nelle diverse sedi ospedaliere periferiche, interrompendo di fatto un pubblico servizio.

A complicare ulteriormente la situazione vi sono gli spostamenti di competenza dei vari uffici tra le varie Aziende Sanitarie (Asp e Aor San Carlo). Insomma il caos”.

“Dipendenti che non hanno nulla da fare e cittadini senza servizi, questa – conclude Rosa – è la paradossale conseguenza della riforma sanitaria voluta dalla Giunta Pittella.

Questo è solamente uno dei tanti disastri che ereditiamo da anni di malgoverno di centrosinistra a cui dovremo rimediare una volta al Governo”.

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