CULTURA E EVENTI

Turismo, tutti i numeri dei “borghi più belli d’Italia”

Un aumento delle presenze turistiche del 3,9% nel 2017 rispetto all’anno precedente con una crescita del numero degli esercizi pari al 3,4% e una presenza media per abitante pari all’11,4 contro una media nazionale del 6,7. Sono alcuni dei numeri su turisti che i borghi italiani sono riusciti ad attrarre negli anni scorsi e in particolare nel 2017, anno eccezionale dal punto di vista dell’incremento dei viaggiatori.

Una fotografia scattata dall’Istat per l’associazione Borghi più belli d’Italia che giovedì ha presentato l’edizione 2018 della Guida giunta al suo 13esimo anno. A raccontare i numeri dei 279 comuni storici italiani è stato Sandro Cruciani, direttore centrale per statistiche ambientali e territoriali dell’Istituto di statistica, che non si è limitato a snocciolare cifre ma ha permesso di tracciare un identikit del borgo italiano, con i punti di forza e le potenzialità, con la ricchezza sua e del territorio che lo circonda.

L’IDENTIKIT

I ‘Borghi più belli d’Italia’ sono 279 comuni e rappresentano il 4,3% del territorio nazionale, pari a una popolazione di 1,1 milione di abitanti, diffusi soprattutto nel Centro e nel Mezzogiorno. La dimensione media è di quattromila abitanti. Per questi paesi si registra un piccolo calo della popolazione in linea con il resto del paese. Tuttavia 77 su 279 sono invece in crescita. La decrescita coinvolge molto più i comuni del Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord.

I DATI TURISTICI NEI BORGHI

I dati nazionali di affluenza turistica relativi al 2017, seppur ancora provvisori, consentono di definire l’anno passato “un anno eccezionale”. La crescita delle presenze raggiunge il 6 per cento rispetto al 2016, con un incremento di 24 milioni di notti spese nel territorio nazionali. Il dato significativo, scendendo nel dettaglio dei 279 Comuni presi in esame, è che cresce l’offerta ricettiva con un incremento del 3,4% del numero degli esercizi, segno di buona vitalità di questi territori (anche se non incrementano molto i posti letto). La crescita è centrata sul comparto extra alberghiero. L’incremento delle presenze nei borghi raggiunge il 4% in un anno, “dato non banale per banale per realtà di piccole dimensioni”.

Il complesso registra quasi 13 milioni di notti di presenze. E un altro dato significativo è la presenza media per abitante, doppio rispetto alla media nazionale: nei borghi ci sono 11,4 presenze per residente contro una media nazionale di 6,7 e i turisti rimangono di più rispetto alla media nazionale. Tuttavia ci sono meno turisti stranieri rispetto alla media, con una domanda ancora debole rispetto al resto del territorio nazionale. In generale le presenze medie in albergo sono in crescita rispetto alla media nazionale e quindi trainano anche il dato complessivo (alberghiero ed extra alberghiero) che si colloca al 3,9% rispetto al 2,6% del nazionale. “Con una performance turistica, a parità di periodo, migliore nei borghi rispetto alla media nazionale”.

IL BORGO E IL SUO TERRITORIO

La rilevazione dell’Istat per l’assemblea dei Borghi ha censito anche l’offerta turistica nei comuni contigui al borgo e si è visto che “se consideriamo non solo il centro storico ma anche la realtà dei comuni contigui, abbiamo una crescita delle presenze del 37,7%. Il che vuol dire che questo borgo è immerso in una realtà di altre attrattività. I borghi pertanto non sono monadi, ma sono realtà collocate in territori che offrono opportunità e generano domanda turistica”. Ma allargandosi ulteriormente e considerando i comuni nel raggio di 10 chilometri il dato cresce ancora. “Questo dato – spiega Cruciani – vuol dire semplicemente che una politica più radicata sul territorio offre maggiori opportunità per il turismo”.

LA RICCHEZZA DEI BORGHI

La ricerca dell’Istituto di statistica nazionale evidenzia anche la ricchezza del territorio che circonda ognuno dei borghi presi in esame. Per fare qualche esempio, 180 comuni sono in aree protette e 188 (il 70%) presentano una produzione dop o igp, quindi un’offerta enogastronomica di rilievo. Uno degli elementi di ricchezza ulteriore di questi territori è l’offerta culturale: il 60,5% dei comuni-borgo ha almeno un museo. In alcuni casi queste strutture sono più di una. Ma cosa genera tutto questo? Le strutture museali ospitate dai borghi sono state visitate da 3 milioni di visitatori (su 111 milioni totali in Italia). Il numero medio di visitatori, infine, è più alto rispetto ai musei degli altri comuni delle stesse dimensioni.

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