Sanità Privata : “replica debole dell’assessore Latronico: le associazioni chiedono coraggio amministrativo”

“La replica dell’assessore Latronico alla nostra nota stampa e a quella delle altre associazioni appare debole. Una risposta, la sua, basata sulla aderenza alle norme vigenti, come se le associazioni stessero chiedendo di emanare provvedimenti in barba a qualunque norma che regolamenti il settore della specialistica ambulatoriale.”
Così una nota congiunta di Anisap, Federbiologi e Federlab, che aggiunge: “secondo quanto leggiamo, anche le altre associazioni chiedono di cambiare passo, di avere più “coraggio” amministrativo affinché il settore possa operare in un contesto di maggiore serenità nell’ interesse legittimo delle imprese sanitarie e della tutela della salute del cittadino.
Riteniamo che sul punto centrale quello dei criteri definiti nel provvedimento, il confronto sia necessario, oltre che obbligatorio per Legge (la stessa legge che si cita nella nota dell’ assessore), per evidenziarne le anomalie”.
Anisap, Federbiologi e Federlab si chiedono: “possibile che non interessi all’ assessore e agli uffici conoscere la valutazione degli imprenditori della sanità accreditata?
Mettere in evidenza i “punti deboli “ del provvedimento con lo scopo di migliorarne la sua applicazione a tutto vantaggio dell’ utenza, non ci sembra una richiesta da trascurare.
Trascurare l ‘aspetto della “sana” concorrenza, come indicato dall’ AGC, che, ricordiamolo, si dovrebbe basare sulle reali capacità erogative delle imprese sanitarie, in relazione al fabbisogno e riproporzionato alle risorse a disposizione, è molto pericoloso perché permette il radicarsi di rendite di posizione ancorate a dati storici completamente inadeguati oggi.
Se ne accorgeranno i direttori generali delle Aziende Sanitarie in fase di applicazione della norma delle grosse iniquità che si produrranno, numeri alla mano.
Insomma siamo convinti che attraverso l’ apertura di un dialogo si possa raggiungere una “pace amministrativa” tra istituzioni e imprese sanitarie, in caso contrario le strade da intraprendere rimangono quelle legali. E questo non ci piace”.
Per Anisap, Federbiologi e Federlab “altro aspetto degno di essere portato all’ attenzione del governo regionale e degli uffici è quello della disparità di trattamento tra il comparto delle strutture ambulatoriali accreditate e il comparto della riabilitazione (art. 26).
Quest’ ultimo destinatario di provvedimento riguardante aggiornamento delle tariffe e relative risorse a disposizione.
Sul tema specifico i laboratori di analisi hanno chiesto da molti mesi di affrontare il tema delle forti regressioni tariffarie intervenuta ad inizio 2025 per tentare di trovare misure compensative a sostegno di un settore determinante nella diagnostica.
Settore che sta trasformando inevitabilmente la propria modalità erogativa, purtroppo, a svantaggio del cittadino”.