CULTURA E EVENTI

Professionisti “dell’arte bianca” svizzeri hanno adottato un raccolto in Basilicata, curato da Luciano Claps (Potenza), aderendo al progetto “Neogranìa” di Petra Molino Quaglia


Francesco Giugliano e Lorenza Pezzillo, professionisti dell’arte bianca provenienti dalla Svizzera (Triticum Bakery, Lugano) hanno adottato un raccolto in Basilicata curato da Luciano Claps,  dell’Azienda Agricola Coviello Donata Maria (Potenza), conoscendo così origine e storia della propria farina, per condividerla poi in tavola con i clienti. In questo modo, hanno aderito a Neogranìa, il nuovo progetto agricolo e culturale di Petra Molino Quaglia che punta a creare nuove varietà di grano autoctone attraverso la semina di popolazioni evolutive in territori specifici. Hanno inoltre partecipato alla presentazione ufficiale dell’iniziativa, tenutasi presso la Masseria Le Stanzie (Supersano – LE).

Neogranìa, il nuovo progetto di Petra Molino Quaglia – prima azienda in Italia ad aver ottenuto la certificazione di sostenibilità EQUIPLANET – nasce all’interno del percorso Petra Evolutiva, ed è stato costruito per creare nel tempo una community di contadini e di professionisti del forno che “adottano” i loro raccolti con la finalità di propagare la tecnica agraria evolutiva, in modo da dare vita a nuove varietà autoctone di cereali e riportare alla luce la biodiversità cerealicola.  Grazie alla selezione naturale, infatti, il grano si adatta progressivamente al clima e al suolo, rafforzando la biodiversità. Questo parte dal processo di semina e selezione naturale di una popolazione evolutiva di grano su un determinato territorio, che dà vita a una nuova varietà autoctona feconda, che lì si radica: ogni raccolto è diverso, frutto del clima, del terreno e del lavoro umano, così come ogni farina è unica. Così gli attori di questa filiera virtuosa collaborano in un sistema etico e tracciabile, fuori dalle logiche del mercato di massa e promuovendo un metodo agricolo partecipativo, un’alleanza tra chi cucina e coltiva per dare voce al territorio. Il progetto coinvolge agricoltori e artigiani, coordinati da un custode dei semi e un micromolino per macinazione monoraccolto dedicato, per rigenerare filiere locali sostenibili. Neogranìa valorizza il sapere contadino e promuove un modello alimentare più consapevole.

Neogranìa è un progetto sostenibile su più livelli: ambientale – in quanto riduce i trattamenti chimici in campo e tutela la biodiversità – economico – garantisce un prezzo equo a chi coltiva e un valore reale a chi trasforma – sociale – ricostruisce legami e rende ogni prodotto una narrazione autentica: un’evoluzione naturale, un grano che diventa autoctono non per etichetta, ma per adattamento.

Neogranìa, in conclusione, promuove un’agricoltura più resiliente e rispettosa del suolo, rafforza la collaborazione tra coltivatori, trasformatori e utilizzatori, valorizza l’identità dei territori e crea nuove opportunità economiche per le comunità locali.

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