POLITICA

Un’ala moderata e riformista accanto ai progressisti per ricostruire il paese

Il tempo delle riflessioni è finito. Bisogna far emergere una proposta politica coraggiosa per dare al Centrosinistra quella rappresentanza dell’area centrista che a Destra ha una forza di riferimento ma che qui non c’è.

È nato di fatto a Matera, ieri, un nuovo spazio politico centrista, riformista e moderato; con l’aggettivo moderato che esprime un’attenzione al dialogo e non l’incapacità di scelte decise.

Protagonista dell’iniziativa è Basilicata Casa Comune, che – con il presidente Angelo Chiorazzo e l’intero gruppo dirigente – si è affermata come un laboratorio politico di interesse nazionale.

Un’esperienza – la lista civica che in Italia ha ottenuto il maggiore consenso elettorale alle elezioni regionali – posta all’attenzione di due veri “leader” del nostro tempo del mondo istituzionale, sociale e produttivo: Beppe Sala Sindaco di Milano e Andrea Riccardi fondatore della Comunità di Sant’Egidio.

Dal dialogo e dal confronto sui grandi temi politici ed economici internazionali e da quelli di natura solidale e di ricerca della Pace nel Mondo, si è passati a guardare al nuovo protagonismo dei cattolici in politica e alla loro saldatura con quelle istanze sociali che pur non identificandosi nelle attuali forza della Sinistra si richiamano all’area Progressista.

Obiettivo: ricostruire il Paese in un momento cruciale per il suo futuro!

Da qui la strada nuova da percorrere con uno sguardo lungo per “Una politica giusta per l’Italia”, ma soprattutto, come ha rilevato Riccardi, “sviluppando una coscienza del noi rispetto all’irrilevanza dei cattolici in politica che hanno alimentato e seguito la politica dell’io”.

Difronte alla mancanza di soluzioni e prospettive, serve un’alternativa fatta di competenze, studio e programmi, che offra agli italiani una prospettiva concreta e rassicurante rispetto alla confusione attuale di una Destra a trazione populista, frammentata sulle scelte di politica estera, priva di politiche di sviluppo e disinteressata alle politiche sociali.

E su questo è stato Sala ad indicare la strada di un nuovo comune sentire dei bisogni che “ieri interessava i ceti bassi, oggi si sono estesi a quello che una volta era il ceto medio entrato in sofferenza economica e sociale”.

Un progetto inclusivo ed europeo, espressione del nuovo riformismo, che sappia fare sintesi tra posizioni affini e rompa il muro dei silenzi.

Una sfida per il Centrosinistra che deve ampliare al Centro la propria area di rappresentanza. In politica – hanno detto i vari relatori – si compete per vincere e poter così trasformare in fatti quella che è la propria visione. C’è il dovere di mettere in campo una proposta credibile e inclusiva.

Difendere i diritti di tutti in una stagione di nuovi doveri, come diceva Aldo Moro, deve essere il nuovo modo di quest’area culturale di stare in politica.

Un manifesto che – come ha osservato il giornalista Marco Damilano – lascia aperto un interrogativo: l’appuntamento di Matera è stato l’esordio di “Italia Casa Comune”?

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