CRONACA

Il conclave ‘social’, Dolan il cardinale più attivo. Tagle con il massimo delle interazioni

Italiani senza account

C’è anche un pre-Conclave ‘parallelo’ che si consuma sui social, in attesa che con l’ingresso in Sistina almeno i cardinali elettori – vincolati al segreto dal giuramento sulle norme della Universi Dominici Gregis – facciano tacere smartphone, tablet e pc.

Già nel Conclave 2013 non mancavano i cardinali presenti sui social, in particolare sull’allora Twitter.

Ma ora sono ancora di più i porporati che si sono adeguati ai tempi e comunicano con i propri follower tramite piattaforme come X, Facebook o Instagram.

Tra i più attivi, senz’altro il cardinale di New York, Timothy Dolan – peraltro il ‘papabile’ preferito di Donald Trump -, che dal suo arrivo a Roma dopo la morte di papa Francesco non fa passare giorno senza far sapere dove si trova e cosa fa. “Sto per entrare nell’Aula Paolo VI, proprio accanto alla Basilica di San Pietro.

È qui che noi cardinali ci riuniamo in questi giorni, in attesa del conclave. Grazie per essere rimasti in contatto in questi giorni così importanti per la vita della Santa Madre Chiesa”, ha postato su X ad esempio il 24 aprile.

Altri post nei giorni successivi – tutti con decine di migliaia di retweet – al passaggio della Porta Santa, poi per il funerale del Papa, e ancora da Santa Maria Maggiore per le visite alla tomba.

“Di nuovo ciao dalla Città Eterna. È lunedì mattina e mi sto preparando per andare al lavoro. Volevo solo dirvi che, sebbene questo sia un momento eccezionale nella vita della Chiesa, è anche un momento in cui la preghiera viene prima di tutto.

Se non basiamo il nostro lavoro sulla preghiera, siamo nei guai”, ha quindi fatto sapere lunedì mattina. Tra le ‘location’ preferite, la Grotta di Lourdes nei Giardini vaticani.

Anch’essi attivi, ma con meno presenzialismo, e per lo più arrivati fino al momento del cordoglio per la morte del Papa, cardinali come Vincent Nichols, Robert Sarah, Sean O’Malley, Leonardo Sandri, Blase Cupich o Mario Grech.

Il cardinale Michael Czerny si è fermato anch’egli nel postare il suo cordoglio e la riconoscenza per il Pontefice defunto, ma poi rilancia disciplinatamente i post del suo Dicastero, lo Sviluppo umano integrale, che diffondono sue interviste a giornali o filmati Youtube.

Secondo una recente ricerca, comunque, è il cardinale filippino Luis Antonio Tagle – di cui tra l’altro in questi giorni è diventato virale un video del 2019 in cui canta ‘Imagine’ di John Lennon – il più social tra i candidati papabili alla successione di papa Francesco.

Su X dal 21 al 23 aprile ha raccolto circa 149mila menzioni e ha una pagina Facebook verificata seguita da oltre 600mila follower.

Sono le rilevazioni della società di analisi Arcadia, destinate ad una evoluzione già in questi giorni, che osserva come sia principalmente l’ex Twitter la piattaforma più presidiata dai cardinali che parteciperanno al prossimo Conclave.

Dopo Tagle c’è il cardinale ghanese Peter Turkson che ha una sua pagina verificata su Facebook con un decimo dei follower di Tagle e ha poco più di 77 mila menzioni su X.

I tre cardinali italiani accreditati tra i papabili – Pietro Parolin, Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa – non hanno invece account sui social media e tra questi a generare più menzioni su X è il già segretario di Stato Parolin (oltre 42mila).

A non avere nessuna presenza social è anche il sud-coreano Lazzaro You Heung-sik (ma ha quasi duemila menzioni su X).

Scorrendo l’analisi, il cardinale congolese Fridolin Ambongo Besungu conta oltre 31mila menzioni su X; lo spagnolo Juan Josè Omella ha un profilo verificato su X con oltre 10mila follower e conta quasi duemila menzioni sulla stessa piattaforma.

ANSA

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