Oggi Sarkozy entra in carcere: ‘Vogliono farmi sparire ma rinasco’

L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy ha iniziato oggi a scontare la condanna a cinque anni di reclusione per il caso dei presunti finanziamenti illeciti ricevuti dalla Libia di Muammar Gheddafi durante la campagna elettorale del 2007.
In un’intervista esclusiva pubblicata da Le Figaro, Sarkozy si è mostrato combattivo: “La mia vita è un romanzo. Hanno voluto farmi sparire, e questo mi dà nuova energia”.
L’ex capo di Stato è stato trasferito nel carcere parigino della Santé, dove resterà in isolamento per motivi di sicurezza. La sua cella, di circa 11 metri quadrati, è dotata di una finestra sigillata, un fornello e una piccola televisione.
Potrà acquistare alimenti da un catalogo autorizzato e avrà accesso a un coltello smussato, una forchetta e uno spazzolone per la pulizia. Gli saranno concessi tre libri a settimana (con copertina morbida), tra cui – ha confidato – Il Conte di Montecristo in due volumi e una biografia di Gesù di Jean-Christian Petitfils.
Il vitto del carcere, secondo quanto anticipato dal quotidiano francese, è stato definito “immangiabile”. Avrà diritto a un’ora d’aria al giorno, in orari separati rispetto agli altri detenuti, e a due visite settimanali, tra cui quelle della moglie Carla Bruni e dei figli. Potrà comunicare liberamente con i suoi legali.
Gli avvocati di Sarkozy hanno già presentato una richiesta di liberazione condizionale, sostenendo che non vi sono rischi di fuga, né possibilità di inquinamento delle prove o pressioni su testimoni, poiché – affermano – non esistono elementi concreti alla base della condanna. La Corte d’appello ha ora due mesi di tempo per esprimersi, ma mediamente le decisioni arrivano entro un mese.
Stamattina, nel 16° arrondissement di Parigi, decine di amici, sostenitori e familiari si sono radunati sotto la casa dell’ex presidente.
Tra canti della Marsigliese e grida di sostegno, molti hanno tentato di toccarlo, abbracciarlo o semplicemente stringergli la mano mentre si dirigeva verso l’auto che lo avrebbe accompagnato al carcere.
Accanto a lui, Carla Bruni, visibilmente provata, lo ha accompagnato fino al veicolo, in cui è salito insieme all’avvocato Christophe Ingrain, il volto teso e senza sorrisi.
“Questa detenzione rappresenta una vergogna, è un giorno cupo per lui e per il nostro Paese”, hanno dichiarato gli avvocati Jean-Michel Darrois e Christophe Ingrain.
Quest’ultimo ha precisato che Sarkozy non riceverà alcun trattamento privilegiato: “La sua cella è come le altre, l’unica differenza è l’isolamento per motivi di sicurezza. Ha diritto a una radio e strumenti per scrivere: intende documentare la sua esperienza e dimostrare la sua innocenza”.
Il messaggio su X: “Non incarcerano un ex presidente, ma un innocente”
Durante il tragitto verso la prigione, Sarkozy ha pubblicato un messaggio su X (ex Twitter):
“Questa mattina non è stato incarcerato un ex presidente della Repubblica, ma un innocente. Continuerò a denunciare questo scandalo giudiziario che subisco da oltre dieci anni. Il dolore che provo oggi è per la Francia, umiliata da una vendetta che ha superato ogni limite. Ma non ho dubbi: la verità alla fine prevarrà, anche se il prezzo sarà altissimo”.
Famiglia e sostegno pubblico
La figlia di Sarkozy ha pubblicato su Instagram un messaggio accorato, rilanciato da Carla Bruni:
“Oggi un uomo innocente viene rinchiuso. Non è pericoloso, non è un fuggitivo, non è stato condannato in via definitiva. Eppure, viene posto in isolamento insieme a terroristi e criminali. Quest’uomo è mio padre. Potrebbe essere anche il vostro. Prego per la Francia, costretta ad assistere a questo spettacolo della vergogna”.
In un altro post, Bruni ha dedicato parole affettuose alla figlia Giulia, che ha compiuto 14 anni il 19 ottobre:
“Buon compleanno alla più meravigliosa delle figlie. Quest’anno non è facile, ma sei forte e coraggiosa. È una gioia essere tua madre”.
Fratello di Sarkozy: “Va in carcere a testa alta”
Guillaume Sarkozy, fratello dell’ex presidente, ha dichiarato a BFM TV:
“Sono orgoglioso di lui. Entra in carcere a testa alta e con grande dignità. È determinato, resiste, non si piega. Il sostegno di amici e familiari questa mattina dimostra che non è solo”.
ANSA