Rilascio degli ostaggi israeliani forse tra domenica e lunedì
'In 300 mila tornati a Gaza City'

Le forze armate israeliane hanno avviato il trasferimento dei prigionieri palestinesi, i cui rilasci fanno parte dell’accordo di pace in corso.
Hamas chiede anche il rilascio dei suoi leader, Marwan Barghouti e Ahmad Saadat, ma Israele non è disposto a cedere su questo punto. Intanto, un contingente di circa 200 soldati statunitensi è arrivato in Israele per supervisionare il cessate il fuoco, pur precisando che nessuna truppa americana entrerà a Gaza.
La firma dell’accordo di pace è prevista per lunedì e sarà presieduta dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Sono stati invitati anche i leader di Germania, Francia, Regno Unito, Qatar, Emirati Arabi, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Pakistan e Indonesia. L’Italia sarà rappresentata dalla premier Giorgia Meloni.
Secondo la protezione civile della Striscia di Gaza, oltre 300.000 palestinesi sono tornati a Gaza City dall’inizio della tregua, ma ci sono gravi difficoltà nell’accogliere gli sfollati, a causa della mancanza di tende e abitazioni.
Nelle ultime ore, sono stati recuperati 150 corpi dalle macerie, ma oltre 9.500 persone risultano ancora disperse.
Riguardo al rilascio degli ostaggi israeliani, fonti della CNN indicano che potrebbe avvenire nella notte tra domenica e lunedì, prima dell’arrivo di Trump, previsto per lunedì. Il termine ultimo per il rilascio è fissato a mezzogiorno di lunedì.
La maggior parte dei 48 ostaggi ancora nelle mani di Hamas sarebbero vivi, e la tempistica per il loro rilascio potrebbe variare. Hamas, però, ha escluso qualsiasi possibilità di disarmo completo, proponendo di integrare i suoi miliziani in una struttura militare palestinese.
Basem Naim, un esponente del movimento, ha ringraziato Trump per i suoi sforzi nel raggiungere l’accordo e ha ribadito che “le armi saranno consegnate allo Stato palestinese”, sottolineando il diritto di resistere all’occupazione israeliana. Inoltre, Naim ha espresso la contrarietà di Hamas alla presenza di Tony Blair nel comitato di governance della Striscia, citando il suo ruolo nelle guerre in Afghanistan e Iraq.
L’Unione Europea ha dichiarato di essere pronta a contribuire all’implementazione del piano di pace, sostenendo la fornitura di aiuti umanitari e collaborando con le agenzie delle Nazioni Unite. L’UE ha ribadito il suo impegno a lungo termine per la pace nella regione e ha confermato il suo supporto alle misure di assistenza umanitaria.
Nel frattempo, le forze israeliane hanno colpito e smantellato infrastrutture di Hezbollah nel sud del Libano, accusando il gruppo di usare la popolazione locale come scudi umani. L’IDF (Israeli Defense Forces) ha dichiarato che continuerà a neutralizzare qualsiasi minaccia alla sicurezza israeliana.
Nelle ultime 24 ore, 155 palestinesi sono stati trasportati negli ospedali di Gaza, inclusi 135 corpi estratti dalle macerie. Nonostante la tregua in corso, ci sono stati ulteriori attacchi aerei israeliani, con almeno 19 morti. Le strutture sanitarie locali sono state sopraffatte dal numero crescente di vittime, portando ulteriori difficoltà nel gestire la situazione umanitaria. Da ottobre 2023, oltre 67.000 palestinesi sono stati uccisi a Gaza, con circa 170.000 feriti, molti dei quali bambini e donne.
Hamas, la Jihad Islamica e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina hanno dichiarato di accettare il cessate il fuoco, pur rimanendo in disaccordo con Israele su alcuni prigionieri chiave che non verranno rilasciati, tra cui Abdullah Barghouti, Hassan Salama, Ibrahim Hamed e Abbas al-Sayyed. Nonostante il rifiuto israeliano, i negoziati continuano in vista di una possibile soluzione.
Donald Trump ha confermato che gli ostaggi israeliani saranno liberati lunedì come previsto nell’accordo di pace, e la cerimonia ufficiale si terrà al Cairo. Trump si è detto fiducioso sul mantenimento del cessate il fuoco e sulla ricostruzione di Gaza, mentre molti leader internazionali sono attesi per l’evento storico.
ANSA