POLITICA

“Matera Fine dell’impasse: il governo della città trova sostegno e rilancia”

Egregio presidente, consigliere e consiglieri, cittadini, vi saluto dalla stessa posizione dell’ultimo Consiglio Comunale di dieci giorni fa, di fronte alla stessa Assemblea, con davanti a me le stesse forze politiche e gli stessi volti.

Potrei anche usare le stesse parole da me usate in quella occasione, nel rivendicare l’azione che quest’amministrazione sta portando avanti nelle piccole e nelle grandi cose, sia nel gestire il quotidiano che per aprire prospettive nuove per una città migliore.

Come dieci giorni fa, qualcuno potrebbe dire che non è vero, che “siamo fermi”, ma di fronte all’opinabile c’è la certezza degli atti: 130 delibere di Giunta, tra cui atti – alcuni anche approvati “a maggioranza” in Consiglio – che riguardano direttamente molte famiglie nel loro più delicato e fragile bisogno.

Non richiamerò quanto già detto e quanto rimarcato in una recente conferenza stampa-incontro civico, con la soddisfazione di chi sta facendo il proprio dovere con impegno e dedizione.

Ma da quel giorno qualcosa è cambiato. Forse anche a seguito dell’evidenza inoppugnabile dei risultati raggiunti finora, dall’ultimo Consiglio ad oggi è successo qualcosa che ha una valenza politica in più.

Dopo mesi di presunto stallo politico che qualcuno voleva ascrivere al sottoscritto, singoli consiglieri comunali hanno scelto liberamente di sposare pubblicamente un progetto di governo che sta emergendo nella sua concretezza già dai primi mesi, e sottolineo “già” viste le difficoltà nel ripartire dopo mesi di gestione commissariale.

Un programma di governo presentato in modo aperto, che si richiama al dialogo e alla collaborazione, alla concretezza e alla lungimiranza, e che vuol restituire a Matera quell’autorevolezza di cui ha bisogno una città per costruire la propria strategia di futuro.

In questi quattro mesi, di fronte all’impegno di una giunta operosa e attenta, c’è stato chi ha cercato di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dall’importanza e dalla concretezza dell’azione amministrativa, per denunciare sempre più forte un presunto “impasse politico”; ciò a fronte di un Consiglio, invece, pienamente operativo sotto la guida attenta del consigliere anziano, così come previsto e garantito dai Regolamenti.

Le parti politiche, maggioranza e opposizioni, hanno regolarmente presentato ordini del giorno e mozioni che sono state discusse, approvate, emendate, … come è normale e, anzi, con maggiore propensione al dialogo e alla collaborazione rispetto a un Consiglio polarizzato tra parti in conflitto tra loro.

Un “impasse politico” richiamato quindi in modo strumentale? finalizzato a dirottare l’opinione pubblica per chissà quali altri fini? Me lo sono chiesto, vista l’insistenza con cui veniva denunciato finanche in quest’aula durante i lavori – mentre si raggiungevano alcuni dei risultati raggiunti finora!

Ho provato più volte a invitare tutti a un esercizio di onestà intellettuale: guardare la luna degli obiettivi e del lavoro per raggiungerli, invece di guardare il dito dei singoli posizionamenti e della corsa al consenso.

L’anatra zoppa, che già in campagna elettorale veniva brandita come deterrente nei confronti di un candidato sindaco paventando l’ingovernabilità in caso della sua elezione, non è stata causa di ingovernabilità neanche per un giorno! Ho cercato di spiegarlo allora, l’abbiamo dimostrato insieme, con i fatti, in questi quattro mesi.

Oggi che l’anatra non è più zoppa, non posso che rallegrarmi per l’aver acquisito il sostegno di chi non dichiara soltanto a parole di voler collaborare ma, con onestà e chiarezza – e senza alcuna ipocrisia – dichiara e agisce di conseguenza, mettendosi in gioco in prima persona, sostenendo un governo che guarda al futuro.
Come me, dovrebbero rallegrarsi anche coloro i quali, dai banchi dell’opposizione, si preoccupavano dell’ingovernabilità. Oggi, evidentemente, saranno un po’ più felici anche loro.

A quanti puntano il dito contro chi oggi, dopo quattro mesi, ha fatto una scelta netta, dico che la chiarezza è alla base di una collaborazione limpida e positiva. Dovremmo tutti essere grati a chi si prende le proprie responsabilità, senza infingimenti.

Infine, e sempre per onore di chiarezza nei confronti di tutti, aggiungo che il dialogo da me professato non è chiuso ma, come da linee programmatiche di mandato approvate “a maggioranza”, il dialogo è aperto nell’interesse della nostra città.

Ogni buon proposito per Matera sarà oggetto di attenzione e di approfondimento, da qualsiasi parte politica possa giungere.

Ciò che mi auguro, invece, che possa sparire, è la palude che cominciava a fare capolino in quest’aula; quella in cui la politica con la “p” minuscola spesso scivola, e che porta solo a soffocare la fiducia dei cittadini, a rallentare lo sviluppo, alla ricerca esclusiva di presunti vantaggi di posizione. Noi siamo per lo sviluppo, noi siamo per il dialogo, noi siamo per Matera.

Auguro nuovamente a questa Assemblea, e a tutti i suoi componenti, un buon lavoro, per le responsabilità cui siamo chiamati dai nostri cittadini e dalla nostra città.

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