POLITICA

Scontro sullo sciopero. Landini: ‘Fieri delle piazze’. Salvini: ‘Lo paghi lui. Chi lancia fumogeni è deficiente’

Braccio di ferro tra Cgil e governo sullo sciopero contro la guerra a Gaza: il Garante lo dichiara illegittimo

Lo sciopero generale indetto per protestare contro la guerra a Gaza e a sostegno degli attivisti della Global Sumud Flotilla arrestati continua a dividere il paese.

La Cgil, insieme ad altri gruppi di attivisti, ha lanciato la mobilitazione, ma il Garante per lo sciopero ha dichiarato l’azione “illegittima” per la mancanza di preavviso. Nonostante ciò, le piazze italiane si sono riempite di manifestanti, dando vita a una mobilitazione che sta sollevando un ampio dibattito politico e sociale.

Maurizio Landini: “Le piazze saranno strapiene”

Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha risposto alla critica definendo la manifestazione come una reazione “umanitaria di fraternità e solidarietà”.

Durante un’intervista a Radio Anch’io, ha sottolineato che la partecipazione è la dimostrazione dell’impegno di persone “per bene” che vogliono fermare un genocidio. “Questo è un segno di umanità e di volontà di fermare ciò che i governi e gli Stati non hanno voluto vedere, o a volte di cui sono complici”, ha dichiarato il leader sindacale.

Landini ha partecipato anche al corteo di Roma, che è partito da Piazza Vittorio, al fianco della portavoce italiana della Flotilla, Maria Elena Delia. Insieme, hanno sfilato in testa alla manifestazione, con uno striscione che recitava “Stop al genocidio, siamo tutti Global Sumud Flotilla”.

“Scioperare vuol dire rinunciare a un giorno di stipendio, ma il governo dovrebbe essere orgoglioso di queste persone che stanno difendendo l’onore del paese”, ha continuato Landini dalla piazza. “A quegli attivisti non va solo pagato il rientro, ma va riconosciuto un merito per aver difeso i valori della nostra Costituzione e del diritto internazionale”.

Il governo replica: Salvini accusa la Cgil di “giocare sporco”

La risposta del governo non si è fatta attendere. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito che lo sciopero è illegittimo, non tanto per la volontà del governo, ma per il giudizio espresso dalla Commissione di garanzia. “Chi oggi sciopera sa di andare contro la legge e rischia sanzioni personali e per i sindacati”, ha dichiarato a Mattino5. Inoltre, Salvini ha proposto una revisione del sistema sanzionatorio, chiedendo “pesanti multe, non da 1.000 o 2.000 euro”, aggiungendo provocatoriamente: “Lo organizza Landini? Allora dovrebbe essere lui a pagare”.

Salvini ha anche criticato la violenza durante alcune manifestazioni, definendo “teppisti” coloro che aggrediscono poliziotti o lanciando oggetti contro di loro. Ha sottolineato che “i poliziotti sono lavoratori” e ha auspicato che chi compie atti di violenza impari il rispetto per chi indossa una divisa. “Non c’entra Gaza. Cosa guadagnano i bambini palestinesi se questi manifestanti danneggiano stazioni ferroviarie e mandano poliziotti in ospedale?”, ha aggiunto. Secondo il ministro, “questo è uno scontro politico. Questi manifestanti ce l’hanno con Salvini, Meloni e il governo”, più che con la situazione di Gaza.

La risposta della politica: Schlein e Conte dalla parte dei manifestanti

Nel frattempo, la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha partecipato attivamente alla manifestazione, esprimendo solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici in sciopero. “Giù le mani dal diritto di sciopero. Siamo con le lavoratrici e i lavoratori”, ha affermato Schlein, definendo la mobilitazione “una bellissima giornata di sciopero che dimostra che l’Italia è migliore di chi la governa”. Durante la manifestazione, ha anche sfilato insieme ai giovani dem dietro uno striscione che recitava “Fermiamo il massacro”, intonando il canto partigiano Bella Ciao.

Anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha commentato la situazione, accusando il governo di alimentare uno scontro sociale. “Abbiamo un presidente del Consiglio che sta giocando sporco. Sta cercando di provocare conflitti per soffocare il confronto democratico”, ha detto. Secondo Conte, le parole e le azioni del premier Mario Draghi mirano a incitare alle reazioni e ad ottenere consenso politico. “Non cadete nella trappola – ha esortato Conte ai manifestanti – Continuate a manifestare pacificamente”.

Un conflitto che divide l’Italia

Lo sciopero generale, quindi, è diventato non solo una protesta contro la guerra a Gaza e per la libertà degli attivisti della Flotilla, ma anche un campo di scontro tra i sindacati, il governo e le forze politiche. Le piazze piene e il forte coinvolgimento delle forze di sinistra sono stati contrastati dalle dichiarazioni dure del governo, che ha incentrato la discussione sul rispetto delle leggi e sull’ordine pubblico. La giornata di mobilitazione, insomma, ha messo in evidenza le profonde divisioni politiche e ideologiche che caratterizzano l’Italia in questo momento storico.

ANSA

Pulsante per tornare all'inizio