Scuola, tutti in classe: si torna tra i banchi con le novità

E’ iniziato oggi per gran parte degli studenti l’anno scolastico. Si torna in classe in Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria.
Gli ultimi a rientrare tra i banchi, domani, gli alunni e di Puglia e Calabria.
Gia’ alla scorsa settimana, invece, le scuole sono state riaperte nella provincia autonoma di Bolzano, nella provincia autonoma di Trento, in Piemonte, Veneto e Valle d’Aosta, poi è stata la volta del Friuli Venezia‑Giulia e della Lombardia.
Sui social è arrivato il messaggio della premier Meloni: “Un augurio di buon anno scolastico a tutti gli studenti – ha scritto -. La scuola è il luogo dive si costruisce il futuro dell’Italia: vivetela con entusiasmo e coraggio”. “Buon rientro a scuola a tutti gli studenti”.
Primo giorno a Perugia, a scuola senza cellulare, per gli studenti ‘è giusto così’
“Giusto così, alla fine, non servono per fare lezione”: c’è approvazione tra studentesse e studenti di Perugia sulla nuova norma che vieta l’uso del cellulare in classe. C’è comunque una minoranza, chi esprime un parere diverso. “Si potrebbero anche usare se utilizzando buon senso, insieme ai prof, per fare attività didattica” dicono rispondendo all’ANSA.
Molti degli studenti al primo anno di superiore, sono stati accompagnati dai genitori e pure da loro c’è apprezzamento per la novità. “Più che favorevoli, i cellulari vanno bene nel resto della giornata, ma di certo non a scuola” dice un papà.
A Firenze cassettiere in classe per il deposito dei cellulari
Studenti delle superiori in classe senza cellulare come da circolare del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
A Firenze, all’istituto Sassetti Peruzzi, dove il divieto era stato introdotto in via sperimentale già lo scorso anno, gli smartphone sono custoditi all’interno di una cassettiera presente in ogni classe, con la chiavi che vengono riposte poi in un armadietto in portineria. Con un doppio “livello di sicurezza”.
Adesso però il divieto è “ufficiale”, deciso dal ministero dell’Istruzione: “Per ora sembra stia andando bene, i ragazzi hanno consegnato tutti i cellulari, i cassetti predisposti sono pieni, quindi per ora sembrerebbe che abbiano accettato questa regola con tranquillità – aggiunge il dirigente scolastico -.
Poi vedremo, verranno fuori sicuramente quelli che soffriranno di più da questa mancanza del dispositivo tra le mani e quelli che invece si renderanno conto che possono stare benissimo senza”.
Per Di Cuffa la scelta ministeriale è giusta: “Bisogna insegnare ai ragazzi ad utilizzare questo strumento in modo consapevole, quando serve e come serve. Non deve diventare un un elemento di distrazione – conclude – come attualmente per molti di loro è”.
ANSA