CULTURA E EVENTI

Un autunno faraonico, l’antico Egitto in mostra

L’autunno sarà intarsiato d’oro con le meraviglie dell’antico Egitto che tornano protagoniste di alcuni degli appuntamenti più importanti della stagione.

Promette di essere la mostra dell’anno quella che aprirà il 24 ottobre alla Scuderie del Quirinale a Roma, e che coprirà l’intera stagione del prestigioso museo fino al 3 maggio.

E la tappa dovrebbe essere la prima di un tour per Tesori dei Faraoni.

Intanto a Ragusa rimarrà aperta fino al 26 ottobre al Museo della Cattedrale la mostra Gli Egizi e i doni del Nilo.

Molti reperti qui esposti vengono dal Museo Egizio di Torino, che in autunno sarà aperto a nuove iniziative.

Dallo stesso museo alla mostra romana arrivano pezzi importanti come la Mensa Isiaca (tavoletta di epoca romana con intarsiati geroglifici), proprio per sottolineare il legame e l’eredità dell’antico Egitto con Roma.

Ma la gran parte delle opere per le Scuderie proviene dal Museo Egizio di Piazza Tahrir al Cairo che proprio dal primo novembre passa lo scettro di museo più grande al mondo dedicato ai reperti di questa antica civiltà, ovvero al nuovissimo Gem, sempre del Cairo, che apre dopo vent’anni di alterne vicende.

A Roma dunque dal 24 ottobre al 3 maggio 2026 le Scuderie del Quirinale ospiteranno Tesori dei Faraoni, la mostra con la maggiore durata mai realizzata nel museo che punta a superare i 600mila visitatori di quella record dedicata a Caravaggio nel 2010.

Sono già oltre 17mila i biglietti acquistati in prevendita. Si vedranno 130 opere di cui 108 provenienti dall’Egizio del Cairo appunto e anche da quello di Luxor e da Torino, che saranno divise in sei sezioni dall’allestimento super scenografico e che si chiuderanno nello splendore dell’oro della maschera di Amenemope.

“Sarà una mostra non solo di artefatti di grandissimo valore stilistico – ha spiegato il curatore Tarek El Awadi presentando la mostra al Cairo – ma anche portatori di storie come il sarcofago di Tijuia, nonna del grande faraone Akhenaton.

Non si potrà non innamorarsi dell’antico Egitto vedendo opere come il sarcofago d’oro della regina Ahhotep o la sua collana delle Mosche d’oro, riconoscimento da grande guerriero dato in questo caso ad una donna”.

La mostra, nata dalla collaborazione tra il Consiglio Supremo delle Antichità Egizie e le Scuderie del Quirinale, porterà a Roma opere mai uscite come i recenti ritrovamenti della Città d’oro che illustrano anche la vita quotidiana.

Intanto fino al 26 ottobre c’è tempo per visitare a al Museo della Cattedrale di Ragusa la mostra Gli Egizi e i doni del Nilo: 24 opere provenienti da Torino, e con la partecipazione di tutti i musei siciliani che ospitano opere egizie quali il Museo del Papiro “Corrado Basile” di Siracusa, il Museo Archeologico Nazionale Antonio Salinas di Palermo e il Museo Archeologico Ibleo di Ragusa.

Pochi giorni dopo, il primo novembre, aprirà finalmente al Cairo il museo Gem: centomila reperti per 500mila metri quadri di superficie e il tesoro della tomba di Tutankhamon, a cui sarà dedicato un padiglione a parte, di cui un’intera stanza solo per la celebra maschera.

Il Gem, a definirlo faraonico, non si fa certo torto a nessuno: ti accoglie nel suo atrio gigantesco la statua di Ramses II, il faraone più longevo nella storia dell’antico Egitto con i suoi 75 anni di regno. Il museo si trova vicino al complesso delle Piramidi e della Sfinge di Giza che si intravedono dall’interno attraverso una spettacolare vetrata. ma è in costruzione un ponte che li collegherà veramente.

All’interno del museo si penetra attraverso una gigantesca scalinata accessibile anche con un tappeto mobile, con reperti che, oltre dal Museo del Cairo, vengono da Luxor, Minya, Sohag, Assiut, Beni Suef, Fayoum, Delta e Alessandria e vanno dalle statue di grandi dimensioni agli oggetti della vita quotidiana.

Grande accessibilità, grande uso della realtà virtuale, illuminazione di spettacolare bellezza.

ANSA (di Elisabetta Stefanelli)

Pulsante per tornare all'inizio