Presidente Mattarella : ‘Il mondo ha bisogno dell’Ue per la centralità del diritto’

Il mondo ha bisogno dell’Europa per non soccombere contro le autocrazie e per mantenere la centralità del diritto.
Sergio Mattarella rilancia con forza un ragionamento che in più occasioni ha sviluppato in questi tempi di guerra, cogliendo l’occasione del videomessaggio al forum di Cernobbio.
L’intervento del Capo dello Stato ruota attorno ad un concetto base: “L’Unione ha saputo scegliere una strada completamente nuova, impensabile appena qualche anno prima, realizzando un percorso straordinario di pace e di affermazione dei diritti; mettendo in comune aspirazioni e risorse, a partire da quelle, fondamentali per la ricostruzione” dopo la seconda guerra mondiale.
In quel momento, la condizione di deserto morale e materiale, in cui il continente era stato ridotto dal nazifascismo, fu risolutiva nell’orientare scelte di alta levatura”. E proprio all’animo di quei tempi fa riferimento come esempio per affrontare le problematiche attuali, che – rimarca – vanno prese di petto “senza esitazioni”.
Con il grande vantaggio di poter contare su un’area di pace e di cooperazione capace di proiettare i suoi valori oltre i suoi confini, determinando stabilità, benessere, crescita, fiducia. Una Europa che non ha mai scatenato un conflitto, non ha mai avviato uno scontro commerciale.
Al contrario, ha agevolato intese e dispiegato missioni di pace. Ha contribuito a elevare standard di vita, criteri di difesa del pianeta.
Ha promosso incontri e dialoghi e ha alimentato libertà nei rapporti internazionali, eguaglianza di diritti tra popoli e Stati: condizioni e causa di progresso. In questo quadro, il capo dello Stato si pone una domanda, prima di ogni altra.
“Come è possibile, su queste basi, che oggi venga considerata da alcuni un ostacolo, un avversario se non un nemico?
Quali sono le ragioni, gli interessi di fondo, i principi sui quali si basa la convivenza civile e i traguardi raggiunti dai popoli europei che qualcuno considera disvalori?”.
Soltanto affrontando con lucidità interrogativi di questa natura – prosegue – che potremo trovare risposte esaurienti, utili a illuminare le scelte che siamo chiamati a compiere, pena la irrilevanza e la regressione rispetto ai risultati sin qui raggiunti”.
L’occhio del presidente si volge verso il “multilateralismo cooperativo. Con regole che riconducano al bene comune” contro “lo straripante peso delle corporazioni globali – quasi nuove Compagnie delle Indie – che “si arrogano l’assunzione di poteri” che devono essere invece in capo a “Stati e organizzazioni internazionali”.
Da qui, l’appello alle democrazie europee, “capaci di trovare in sè motivazioni e iniziative per non soccombere alla favola di una superiorità dei regimi autocratici, per non cedere all’idea di un mondo lacerato, composto soltanto di avversari, nemici, vassalli o clientes, né all’idea di società frammentate”.
Un ragionamento a tutto tondo che, davanti alla platea del forum, chiama anche il mondo delle imprese e i lavoratori a continuare ad essere protagonisti. “Oggi più che mai le forze dell’economia e del lavoro sono consapevoli che la leva europea è decisiva.
C’è bisogno di istituzioni europee più forti, di volontà di governi capaci di non arrendersi a pericoli e regressioni che non sono ineluttabili.
L’Europa, con i suoi traguardi di civiltà, è il testimone che possiamo, e dobbiamo, trasmettere alle nuove generazioni”, rimarca. “La difesa della civiltà europea – tutt’uno con lo sviluppo della sua società e della sua economia – richiede il coraggio di un salto in avanti verso l’unità.
E Tutti siamo chiamati a contribuire a questa impresa. Concetti richiamati anche dal presidente della Camera Lorenzo Fontana che al G7 dei parlamenti ha parlato di una “frattura globale tra autoritarismi e libertà” che riduce gli spazi per il dialogo e rende più difficile l’affermazione della democrazia, con effetti all’interno degli Stati”. Uno stallo – dice- che può essere superato anche con l’aiuto della diplomazia parlamentare per mantenere canali di comunicazione anche quando quelli tradizionali vanno in crisi.
Dombrovskis: ‘le mire Mosca oltre Kiev, la difesa Ue sia massiccia’
“Dobbiamo continuare a fornire tutto il supporto possibile all’Ucraina, anche garantendo che il suo fabbisogno finanziario sia coperto nel 2026. Siamo consapevoli che le ambizioni espansionistiche della Russia si estendono oltre l’Ucraina”. Lo ha sottolineato il commissario Ue all’Economia Valdis Dombrovskis intervenendo Forum Teha a Cernobbio. “Oggi, l’Europa mantiene ogni vantaggio sulla Russia in termini di peso economico, tecnologia e popolazione.
La priorità ora è far fruttare questi vantaggi ricostruendo le capacità difensive dell’Europa e sviluppando la nostra industria della difesa. Ciò – ha spiegato – richiederà investimenti massicci e costanti e una forte cooperazione con i nostri alleati”.
“Se non vogliamo essere soggetti alle forze geopolitiche odierne, anziché essere artefici delle tendenze globali, è urgente che l’Unione si faccia avanti, affronti la nuova realtà e dia il suo contributo alla situazione globale. Le minacce alla nostra prosperità sono reali. L’autocompiacimento non può essere un’opzione.
Dobbiamo sfruttare al meglio i nostri punti di forza per massimizzare l’innovazione, la produttività e la crescita”. Lo ha detto il commissario Ue, Valdis Dombrovskis nel suo intervento al Forum Teha a Cernobbio. “Sono necessarie misure politiche rapide e decisive per rafforzare la competitività e garantire la nostra prosperità a lungo termine.
Questo imperativo è al centro dell’agenda della Commissione europea per la competitività e la sicurezza”, ha aggiunto. In Europa “c’è un immenso potenziale inutilizzato”, “una forza lavoro altamente qualificata e un modello sociale ben sviluppato. La nostra gente non è mai stata a corto di creatività o ingegno”.
Ma l’Europa deve fare di più per valorizzarla, fornendo un ambiente competitivo a livello economico e semplice a livello normativo. Lo ha sottolineato il commissiario Ue all’Economia, Valdis Dombrovskis, nel suo intervento al Forum Ambrosetto a Cernobbio.
“Alessandro Volta, l’inventore la cui batteria elettrica gioca ancora un ruolo cruciale nelle nostre vite, è nato qui a Como. – ha ricordato – Gli innovatori di oggi mancano solo dello spazio e del supporto normativo per crescere qui in Europa. Di conseguenza, molti si rivolgono agli Stati Uniti.
Anche l’Italia ha visto la sua parte di unicorni perduti. Quanti di voi sanno che Kong Incorporated, leader mondiale nelle tecnologie cloud e di intelligenza artificiale, valutata oltre 2 miliardi di dollari, è stata fondata a Milano prima di trasferirsi a San Francisco? Dobbiamo garantire che i successori moderni di Volta non debbano andarsene per realizzare il loro potenziale, in modo che l’Europa possa raccogliere i frutti della loro innovazione”, ha puntualizzato.
Gentiloni, l’Ucraina è la vera prova di maturità per noi europei
“La vera prova di maturità per noi europei sarà l’Ucraina”. E’ il messaggio lanciato al forum Teha di Cernobbio dall’ex-commissario Ue ed ex-presidente del consiglio Paolo Gentiloni, secondo il quale “non sarà un anno facile perché le crisi sono davanti a tutti noi”.
“Quello che mi auguro – agginge – è che questo sia un anno in cui il sostegno all’Ucraina, economico, militare, continui al punto da rendere possibile una pace giusta”. “Questo – afferma Gentiloni – è il miglior augurio che io possa fare per l’anno”.
“Non i prossimi tre mesi – conclude – perché temo che non arriveremo purtroppo a una pace stabile, ma se pensiamo al prossimo anno l’augurio è che anche grazie alla solidità del sostegno europeo l’Ucraina possa raggiungere la pace”.
“Ha fatto bene Draghi a sottolinearlo, l’Europa non è in grado di esercitare un ruolo globale sul piano geopolitico”. Lo afferma l’ex-commissario Ue ed ex-presidente del consiglio Paolo Gentiloni al forum Teha di Cernobbio.
“In questo momento – spiega – anche se sei una superpotenza commerciale, e l’Europa è una superpotenza commerciale, anche se hai una forza economica straordinaria, e noi abbiamo una forza economica straordinaria, se non sei in grado di esercitare un ruolo globale sul piano geopolitico, quindi sul piano della difesa e della politica estera, questa tua forza economica è soggetta a mille tensioni”. “È un po’ quello che diceva un vecchio europeista, il capo di gabinetto di Jacques Delors Pascal Lamy – conclude – quando ormai 30 anni diceva che fa non possiamo essere gli unici erbivori in un mondo di carnivori”.
Cernobbio, Europa competitiva solo nei settori di nicchia
A Cernobbio per i manager e gli imprenditori l’Europa è competitiva solo nei settori di nicchia. Nel secondo televoto della secondo giornata del Forum degli oltre 200 fra manager e imprenditori intervistati più della metà (53,7%) ritiene che l’Europa sia in grado di competere con Usa e Cina in innovazione esclusivamente in settori di nicchia, mentre un terzo (33,3%) lo esclude.
Solamente una minoranza (13%) giudica positivamente la posizione dell’Europa in relazione ai due Paesi. Per la maggior parte degli intervistati, i principali ostacoli all’adozione di tecnologie digitali emergenti in Europa risiedono nell’accesso al capitale (37,3%) e nelle regolamentazioni (31,4%). Tuttavia, anche il gap di competenze viene segnalato, votato dal 23,5%. Solo il 7,8% lamenta di una difficoltà nell’accettazione sociale degli strumenti digitali.
Fitto, flessibilità bilancio per maggiore crescita
“L’Europa sta facendo uno sforzo importante, il momento è complesso ma gli strumenti messi in campo sono finalizzati a rendere flessibile il bilancio in questo momento e quindi adeguare gli strumenti finanziari disponibili nella direzione di una maggiore efficienza”.
Così, a margine del Forum a Cernobbio, il vice presidente esecutivo della Commissione Ue, Raffaele Fitto alla domanda se sia fiducioso sulle prossime proiezioni economiche dell’Europa.
“Al tempo stesso la presentazione del nuovo bilancio 2028-2034 dovrebbe collegarsi con questa dimensione e andare a rafforzare questo principio, rafforzando i temi della semplificazione e della flessibilità”, prosegue Fitto che ribadisce: “Abbiamo bisogno di più flessibilità perché dobbiamo reagire alle situazioni nuove ma anche lavorare sui tempi direzione e il tema della flessibilità è fondamentale in questo senso”.
Calderone, interventi del governo sulla famiglia non sono spot
“Ciò che facciamo per la famiglia non è un intervento spot ma ha una sua dimensione strutturale”. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, rispondendo – a margine del Forum Teha – sull’ipotesi di rinnovare nella prossima manovra il terzo mese di congedo parentale pagato all’80%.
“Credo che ci si debba rifare sempre alle parole della presidente del consiglio e lei parla sempre di sostegno alla natalità, alla genitorialità e alle famiglie e questo si collega con le politiche del lavoro e sociali che stiamo portando avanti. – ha sottolineato – Aver concesso un assegno straordinario di un mese sull’assegno di inclusione alle famiglie che finivano i primi 18 mesi, così come era prima per il reddito di cittadinanza, è stato avere la consapevolezza che tra quelle famiglie ci sono anche gli anziani, le persone in condizioni di disabilità ma anche le famiglie con figli minori.
Questo per noi vuol dire che ciò che noi facciamo per la famiglia non è un intervento spot ma ha una sua dimensione strutturale”.
ANSA