Dal telescopio Webb una delle immagini più profonde dell’universo

Piu’ di 2.500 galassie racchiuse in un piccolo lembo di cielo sono state rivelate grazie a una delle immagini dell’universo più profonde mai ottenute.
Alcune galassie risalgono infatti all‘alba della storia cosmica e permetteranno agli astronomi di studiare come si sono formate ed evolute nel corso di miliardi di anni.
L’immagine è stata ottenuta dal telescopio spaziale James Webb di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia spaziale canadese (Csa), grazie a un‘osservazione durata quasi 100 ore: è la più lunga condotta dal Jwst con un unico filtro, quello per le lunghezze d’onda più corte del medio infrarosso.
I diversi colori rappresentano diversi tipi di luce infrarossa. Arancione e rosso identificano le galassie con elevate concentrazioni di polvere, formazione stellare abbondante o dotate di un nucleo galattico attivo al loro centro, che quindi emettono più luce nelle lunghezze d’onda più lunghe.
Le piccole galassie bianche e verdi sono quelle più distanti, ma l’immagine è dominata soprattutto da quelle blu e azzurre, che emettono luce alle lunghezze d’onda più corte.
Questo angolo di cielo è lo stesso che ha reso famoso per la prima volta il telescopio spaziale Hubble di Nasa ed Esa: è il cosiddetto ‘campo ultra-profondo di Hubble‘, una piccola regione dello spazio, larga appena un decimo del disco della Luna piena vista dalla Terra, nella costellazione della Fornace, composta grazie ai dati raccolti da Hubble tra settembre 2003 e gennaio 2004.
Webb, come suo successore, prosegue e amplia dunque la tradizione dei campi profondi rivelando nuovi dettagli, scoprendo galassie rimaste precedentemente nascoste e facendo luce sulle prime strutture che si sono formate nell’universo.
ANSA