Randagismo e sicurezza: a Senise un incontro per sensibilizzare e promuovere soluzioni concrete

Si è tenuto il pomeriggio del 25 luglio presso la sala conferenze del complesso Monumentale San Francesco d’Assisi a Senise un importante incontro pubblico sul tema del randagismo e della corretta gestione dei cani, organizzato dall’Associazione Senise Unita, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni su un fenomeno sempre più allarmante, che coinvolge tanto il nostro territorio quanto l’intero Paese.
A dare il benvenuto ai presenti è stato Giuseppe Ponzio, presidente dell’associazione, che ha ringraziato la comunità per la numerosa partecipazione e ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Questa serata nasce dalla volontà condivisa di accendere i riflettori su una problematica spesso trascurata. Ringrazio tutte le istituzioni presenti per il loro impegno e in particolare Rocco Pietro Uccelli, educatore cinofilo certificato,per aver voluto fortemente questo evento”.
Tra i rappresentanti istituzionali intervenuti: Michele Rossi, Presidente del Consiglio comunale di Senise; Maria Rosaria Luaria, assessore alle Politiche Sociali; Lucia Tuzio, assessore alla Cultura e all’Istruzione; Nicola Messuti,vicesindaco della città; e la capitana della Polizia Locale, dott.ssa Rosalba Di Bitetto.
Durante l’incontro, Rocco Pietro Uccelli ha illustrato dati allarmanti: in Italia si stimano ogni anno oltre 70.000 aggressioni da parte di cani malgestiti e circa 50.000 casi di abbandono. Ha sottolineato come la maggior parte di questi episodi siano evitabili tramite una corretta educazione del cane e un’attenta valutazione delle capacità del proprietario.
“Non esistono razze pericolose, ma cani malgestiti. Ogni cane ha una sua genetica, un suo carattere e una sua memoria di razza: non tutti possono essere affidati a chiunque.
È necessario rivolgersi a professionisti non solo per l’addestramento, ma anche per scegliere il cane giusto in base allo stile di vita e alle capacità della persona”.
Attraverso testimonianze dirette e casi di cronaca, Uccelli ha denunciato le gravi conseguenze che derivano da una gestione scorretta o negligente: “Ci sono stati episodi nel nostro comune in cui persone sono state aggredite da branchi di randagi.
Anche io, personalmente, mi sono trovato più volte in situazioni pericolose, sia durante passeggiate con clienti, sia da solo. In questi casi è fondamentale mantenere la calma, evitare gesti bruschi, non fuggire e cercare un luogo sicuro. Ma non tutti sono preparati”.
L’educatore ha inoltre sfatato l’idea che “dare da mangiare” ai randagi sia una forma efficace di aiuto: “Fornire cibo in maniera indiscriminata crea solo branchi instabili, pericolosi e incapaci di relazionarsi con gli umani o con altri cani.
Se vogliamo davvero aiutare un cane randagio, dobbiamo segnalarlo alle autorità competenti,affinché venga preso in carico, curato, educato e – se possibile – adottato”.
Nel corso dell’assemblea, il presidente Michele Rossi ha ribadito l’impegnodell’amministrazione: “Questo è solo l’inizio di un percorso che vogliamo costruire con il supporto di associazioni, professionisti e cittadini.
Abbiamo progetti in corso, tra cui la creazione di una struttura di accoglienza e riabilitazione in un’area verde di 350 ettari nei pressi della Sicilia, per garantire agli animali un contesto più naturale e meno alienante rispetto ai canili tradizionali. Il nostro obiettivo è chiaro: portare a una soluzione definitiva”.
Anche Maria Rosaria Luaria e Lucia Tuzio, rispettivamente assessori alle Politiche Sociali e alla Cultura, hanno evidenziato l’importanza dell’educazione e della prevenzione fin dalle scuole, affinché la responsabilità verso gli animali diventi un valore culturale radicato.
L’incontro si è concluso con l’intervento della capitana Rosalba Di Bitetto, che ha ricordato l’importanza delle segnalazioni tempestive da parte dei cittadini, e ha sottolineato la disponibilità della polizia locale a collaborare con le altre istituzioni per gestire ogni situazione di rischio.
L’auspicio emerso da tutti i relatori è che questa non sia una semplice serata di dibattito, ma il punto di partenza di un percorso concreto, capace di cambiare la percezione del problema e di portare azioni durature per garantire la sicurezza delle persone e il benessere degli animali.