CULTURA E EVENTI

LE DANZATRICI en plei air – Al via giovedì 19 giugno il terzo fine settimana

di programmazione con la prima nazionale di Romeo e Giulietta e l’anteprima nazionale di Geometria del Chiasso

Terzo fine settimana di programmazione per LE DANZATRICI en plein air, il festival di danza contemporanea dedicato al celebre affresco tombale “Le danzatrici di Ruvo di Puglia”, al patrimonio materiale e immateriale archeologico e alle comunità del territorio.

Una quinta edizione caratterizzata dalla novità della co-direzione artistica di Giulio De Leo ed Erika Guastamacchia, realizzata con il sostegno di Ministero della Cultura (FNSV 2025-27), della Regione Puglia, del Comune di Ruvo di Puglia e in collaborazione con Puglia Culture e che prevede più di 50 appuntamenti tra cui 32 performance, 3 anteprime nazionali e ben 13 prime nazionali.

E ancora, circa 100 artisti e 20 compagnie provenienti da tutta Italia ma anche da Olanda, Lussemburgo e Armenia, paese a cui è dedicato un intero Focus Culture. 

Ancora una volta un fine settimana di programmazione composto da due giornate e cinque appuntamenti tra spettacoli, prime e anteprime nazionali, installazioni musicali e coreografiche e gli immancabili dialoghi del giovedì: si parte giovedì 19 giugno alle 19:15 nell’Atrio dell’ex Convento dei Domenicani con un evento speciale che rientra nella programmazione di Puglia Culture: in scena Playing Like Phidias, prodotto dalla compagnia Menhir.

Un evento che è frutto di un progetto di pratiche coreografiche rivolto a bambine e bambini di cinque anni della Scuola di Titty di Ruvo di Puglia, condotto da Giulio De Leo, coreografo e direttore artistico di Compagnia Menhir Danza, con la complicità del contrabbassista e polistrumentista Luca Tomasicchio.

Da circa 15 anni la Scuola Paritaria dell’Infanzia La Scuola di Titty rappresenta per Menhir un’antica scholè greca: un tempo in cui si può dedicare spazio all’apprendimento, alla riflessione e alla crescita personale. Un luogo in cui si può sperimentare, lasciando che sia la ricerca artistica a nutrire metodologie, tecniche ed esperienze.

Questo dialogo ormai consolidato ha trovato ne LE DANZATRICI en plein air il proprio palcoscenico di elezione e ogni anno continua a muovere verso il festival una comunità sempre più sensibile ed educata al linguaggio della danza.

In Playing Like Phidias, bambine e bambini scolpiscono tempo e spazio con i loro corpi vivaci e il loro tenero coraggio, mettendo in scena un’umanità fragile e gioiosa, che resiste alla spietata violenza del nostro tempo.

A seguire, alle 19:30, l’atrio dell’ex Convento ospiterà la prima nazionale di Romeo e Giulietta, lo spettacolo prodotto dalla compagnia Borderlinedanza, concept e coreografia di Claudio Malangone.

Un uomo e una donna, fianco a fianco, ripercorrono le tracce del sentimento che li unisce. Sono due archeologi che guardano a ritroso alla propria storia, alla ricerca dell’origine che li unisce. Da qualche parte giacciono, come vuote roccaforti, le armature di quell’amore lontano.

La scoperta dell’amore, al di là di ogni cliché, è la scoperta della responsabilità, della paura, della cura, del confronto con l’esterno – la famiglia, la società. Nel dramma shakespeariano muoiono i protagonisti, mentre l’amore rimane, eternamente sospeso.

Qui, l’amore si trasforma per nutrire la vita che resta, e che si può continuare a condividere, ancora. Il sentimento travolgente è scivolato fuori dalla crisalide, da quegli involucri che, formandosi per proteggere la carne resa tenera dall’amore, hanno posato sulle spalle dei due adolescenti d’un tempo un peso troppo grande. Guardando la fine di quell’amore impossibile, oggi, Romeo e Giulietta celebrano la vita.

La giornata di sabato 14 giugno si aprirà alle ore 10 nella Sala Conferenze dell’ex Convento dei Domenicani con l’anteprima nazionale di Geometria del Chiasso_primo studio, una produzione Scenario Pubblico – Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale, di Camilla Montesi, con Camilla Montesi e Malenia Caggegi. C’è ritmo nell’azione muta che precede il battito del tacco sul pavimento? 

Geometria del chiasso è un progetto coreografico in evoluzione, che pone al centro della creazione l’esplorazione del ritmo attraverso la percezione del corpo. Il ritmo, strumento misurabile e oggettivo, si declina in un’esperienza personale e soggettiva: due corpi giocano sulla relatività udibile e non udibile del suono.

Il corpo si lascia attraversare dagli strumenti, si fa eco per disegnare i confini di un’armonia apparentemente confusa. La precisione geometrica del ritmo e la fluidità caotica dell’espressione personale, si manifestano in una polifonia di movimenti, in un incontro. Ordine e disordine, struttura e casualità, intessono una trama di relazioni “invisibili”.

Alle 11 le performance procedono in Piazza Dante con Fuori dagli Schemi del collettivo Human Ensemble.

Fuori dagli schemi è un progetto che vede i ragazzi di Human Ensemble coinvolti nella creazione estemporanea di un’installazione sonora nei luoghi tipici di città, con una serie di azioni musicali che possano coinvolgere, stupire e spezzare la quotidianità paesana. In questo fluire musicale, verranno citati alcuni temi del minimalismo del compositore Steve Reich, stile ricreato dall’ensemble utilizzando suoni sperimentali tipici di città quali marmo, ferro e legno.

La giornata si concluderà alle 12 in Via Rosario con Demetra, un progetto del Collettivo Micorize – Aldes, coreografia e danza di Marta Lucchini. Demetra è un’installazione coreografica, una apparizione nel cuore della città, una visione sospesa che spezza il ritmo del quotidiano e chiama a sé. Demetra racconta del lutto per la perdita di una fi glia.

È la disperazione indicibile di una madre: il dolore diventa furia che rende sterile la terra e brucia tutto ciò che incontra. Demetra invita a sostare e calarsi nel tempo inafferrabile del mito.

Nell’ambito degli eventi collaterali alla programmazione del terzo weekend di festival: giovedì 19 giugno il terzo talk del ciclo dei Dialoghi del giovedì. Appuntamento alle ore 17.30 nel Museo Archeologico Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia per l’incontro dal titolo “L’acqua, una storia antica”, in compagnia di Claudia Luccese, Funzionario archeologico – Direttrice del Museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia e Vito Palumbo, Responsabile Comunicazione e Media di Acquedotto Pugliese.

Un evento realizzato in collaborazione con Ministero della Cultura, Direzione regionale Musei Puglia e AQP. Ingresso libero per un numero massimo di 30 persone, con prenotazione obbligatoria al numero 345.355.50.45 o tramite l’invio di una email a [email protected]

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