POLITICA

Crisi idrica: la Basilicata difende l’agricoltura tra emergenza e scelte coraggiose

In un periodo segnato da siccità sempre più frequenti e una disponibilità d’acqua in calo, la Regione Basilicata è in prima linea per affrontare questa emergenza. Non è stato semplice, ma il governo regionale ha preso decisioni importanti per proteggere uno dei settori più vitali del territorio: l’agricoltura.

Proprio su questo tema è intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura, Carmine Cicala, che oggi – durante una conferenza stampa al Dipartimento Agricoltura – ha fatto il punto sul lavoro svolto in questi mesi per garantire l’acqua agli agricoltori lucani.

“Siamo qui in un momento decisivo per la nostra terra”, ha detto Cicala. “L’agricoltura non è solo economia, è anche un presidio sociale per tutta la Basilicata. Proteggerla è stata, e continua a essere, la nostra priorità”.

Acqua sempre più scarsa: scelte difficili ma necessarie

L’assessore ha spiegato che la situazione degli invasi resta complicata: rispetto all’anno scorso, mancano all’appello oltre 60 milioni di metri cubi d’acqua. A marzo la situazione era ancora peggiore. Per questo, la Regione ha deciso di rimandare l’assegnazione delle risorse idriche, sia con la Puglia che tra usi agricoli e potabili, aspettando l’evoluzione del meteo. “Una scelta rischiosa, ma alla fine giusta”, ha sottolineato.

Accordi e risultati grazie al dialogo

Grazie a un confronto serrato con la Regione Puglia e al supporto dell’Autorità di Bacino, sono arrivati risultati concreti:

  • Oltre 50 milioni di metri cubi d’acqua dal sistema del Sinni (da giugno a dicembre);

  • Più di 30 milioni dal Pertusillo;

  • Altri 6 milioni dal sistema Ofanto, tramite l’invaso di Conza.

“Questi volumi ci permettono di irrigare le colture già autorizzate dal Consorzio di Bonifica, dando stabilità al settore in un momento molto delicato”, ha spiegato l’assessore.

Non solo emergenze: investimenti per il futuro

Cicala ha anche parlato degli interventi strutturali messi in campo, oltre a quelli emergenziali:

  • La Galleria di San Giuliano, ormai pronta a entrare in funzione;

  • I lavori sulla diga di Monte Cotugno, che termineranno entro gennaio 2026;

  • L’invaso del Rendina, tra le infrastrutture considerate prioritarie;

  • Un costante lavoro di coordinamento con altre regioni per snellire la burocrazia e accelerare i progetti.

Sguardo al domani

L’assessore ha chiuso il suo intervento con un messaggio chiaro: “Non ci fermiamo. Continueremo a cercare nuove risorse idriche, garantire l’irrigazione alle aziende e valutare nuove richieste. Difenderemo con forza gli interessi della Basilicata, con azioni concrete e visione a lungo termine”.

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