POLITICA

Regionali Basilicata, lettera aperta alla Schlein: “Offeso e indignato, su Chiorazzo il Pd non può tornare indietro”

Pubblichiamo di seguito la lettera aperta inviata da Roberto Iosca, già sindaco di Rionero in Vulture, alla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein.

Cara Segretaria, cara Elly,

Sento il bisogno di rappresentare tutto il malessere di elettore, da sempre, del Pd per quanto vado registrando dalle notizie a mezzo stampa e di riporto dagli organi di partito.

Sono offeso ed indignato perché attraverso l’avversione alla candidatura di Angelo Chiorazzo, approvata da sei mesi dalla stragrande maggioranza del nostro partito ( e non solo ) e sostenuta in ogni evento da centinaia e centinaia di persone, si permette a gruppi sparuti di gettare fango su tutto il partito ( i suoi uomini e la sua storia) che in tutto questo lasso di tempo si è impegnato sul suo nome facendo intravedere l’inizio di un reale percorso di rinnovamento delle pratiche di governo e del confronto democratico.

Ho 75 anni, con almeno 50 di militanza in politica e nel sociale, e, tanto per non lasciare dubbi, provengo dal mondo cattolico e dalla ormai tanto rimpianta Democrazia Cristiana, quella dei Moro, dei Prodi, dei Colombo ecc, .

Negli ultimi mesi, come tantissimi altri, mi sono entusiasmato, partecipando, alle varie iniziative che tanto interesse e movimento hanno creato, anche fra gente che da tempo non andava più a votare. Una attenzione che non si registrava più da decenni.

Mi sono entusiasmato allo stesso modo quando sulla scena, candidandoti alla segreteria nazionale sei apparsa tu Elly con la tua carica di rinnovamento e mi sono illuso che finalmente coerenza e dignità potessero tornare ad essere il nostro distintivo.

Invece, mi ritrovo ad assistere, impotente, alle aggressioni di una parte dei 5S, sostenuti da cespuglietti e venditori di fumo lucani, alla demolizione sistematica della mia storia e della mia militanza di cui vado fiero perché sempre svolta con spirito di servizio.

Mi pare che si addebitino ad Angelo Chiorazzo, preciso, mai incontrato prima della sua candidatura, la sua conoscenza con Andreotti, Presidente del Consiglio quando era studente universitario (sic!), con Prodi, la sua vicinanza a Comunione e Liberazione, all’apparato della Chiesa e finanche al Papa. Un mondo che lui può aiutarci a riavvicinare finalmente.

E chi lo fa? Una frangia del M5S ( già una frangia, perché nessuno fa notare che una larga parte di quel movimento appoggia Chiorazzo) sostenuto da giornalisti le cui fedine penali non sono poi così immacolate.

I

Qualcuno rimprovera forse a Conte la disinvoltura con cui ha governato prima con Salvini e la destra e subito dopo con noi? O qualcuno di noi ha mai obiettato sui nominativi che il Movimento ci forniva negli accordi e che noi abbiamo sempre votato ( vedi Presidente della provincia di Potenza)? Qualcuno fa notare come nonostante le diverse sensibilità il Pd in Sardegna ha sostenuto con grande lealtà la Todde?

Cedere sulla sua candidatura a Presidente dopo sei mesi di impegno ai miei occhi passerà come un vero e proprio tradimento. Segretaria, dopo quanto hai sempre sostenuto, non puoi permetterlo, in cambio del niente, sulla nostra pelle che ha vissuto lo sfascio di 5 anni di mala gestione regionale.

Non puoi permetterlo inseguendo gli sfascisti che vogliono riconsegnare la Regione a Bardi perché concluda il compito affidatogli 5 anni fa a favore dei padroni del petrolio lucano.

Qualcuno si è forse chiesto quante delle persone tornate ad impegnarsi ci riabbandoneranno di fronte a un simile spettacolo? Torneranno a non votare a o andranno a destra piuttosto che esserci portati.

A questo punto si faccia una battaglia di dignità ed onore: Pd, Casa Comune Basilicata e tutti quanti gli altri che hanno già assicurato il sostegno insieme a quanti vorranno starci.

Se proprio si vuole vocarsi alla sconfitta lo si faccia combattendo, rispettando gli elettori e i cittadini della Basilicata senza inciuci promossi da pseudo giornalisti o da politici che senz’altro covano grossi interessi.

Parlo, ovviamente per me, ma sono convinto che tu sappia già che il mio è un sentimento molto più diffuso di quanto si possa immaginare.

Spero tanto che ti giunga il mio pensiero perché nella gestione di questa vicenda non mi appari più la stessa che con entusiasmo ho applaudito a Potenza quando ti proponevi alla guida del partito.

Poteva essere fermata ogni cosa sei mesi fa ora invece si butta alle ortiche tutto il lavoro fatto e i consensi conquistati nella società civile.

Naturalmente il mio voto o non voto, vedremo, dipenderà dalle decisione di queste ore e dalla dignità e il coraggio che traspariranno dal modo in cui saranno assunte.

Ti auguro ogni bene nell’interesse della Basilicata, dell’Italia e di un nuovo, davvero, Pd.

Roberto Iosca. Già sindaco della mia Città alla fine degli anni 80.

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