CRONACA

“Persone per fare. Persone per cambiare”: Festa nazionale Uil per la prima volta al Sud

“Persone per fare. Persone per cambiare”: è il tema dell’annuale festa nazionale della Uil che per la prima volta si è svolta nel Sud, a Bari. Due giorni di dibattiti e approfondimenti con al centro lavoro, salari, sanità. Alla festa ha partecipato una delegazione della Uil lucana guidata dal segretario regionale Vincenzo Tortorelli.

“E’ stata l’occasione – sottolinea Tortorelli – per mettere al centro dell’agenda politico-istituzionale gli interventi urgenti di cui il Mezzogiorno ha assoluto bisogno  e il tema delle diseguaglianze che riguarda soprattutto il Sud. Abbiamo parlato di investimenti, di infrastrutture, di sanità, di come diamo, a chi vive nelle regioni meridionali una possibilità in più. I dati Istat sulla demografia in Basilicata e nel resto del Sud hanno fortemente attualizzato le proposte della Uil per contrastare lo spopolamento dei centri minori innanzitutto con il lavoro che è l’unico strumento per tenere i giovani in Basilicata. Dalla festa nazionale abbiamo rilanciato il Piano per il lavoro e i programmi di ricerca dell’Unibas e di nuovi corsi di laurea per accrescere l’attrazione della nostra università e consentire ai laureati di non dover emigrare. L’Istat ha inoltre scattato una fotografia impietosa dell’occupazione giovanile nel nostro Paese. Peraltro, troviamo assurdo che non si spendano le risorse europee legate al programma Garanzia giovani.

Infatti, dal 2015 ad oggi, su 2,8 miliardi di euro di risorse comunitarie per interventi a favore dei NEET, al 30 aprile di quest’anno, è stato impegnato il 66% in progetti e speso effettivamente il 56,9% (1,6 miliardi di euro). Questo significa che, in 8 mesi, dovremmo spendere quasi quanto speso in 9 anni, con il rischio concreto, e sarebbe un vero peccato, di dovere restituire all’Europa parte di questi finanziamenti. C’è bisogno – dice Tortorelli – di dare delle risposte subito, intervenire subito per cambiare una situazione di grande disagio che vivono i giovani e  le donne della nostra regione”.

Per il segretario generale PierPaolo Bombardieri “nel nostro Paese c’è una questione salariale: bisogna rinnovare i contratti, a partire da quelli pubblici. Noi abbiamo chiesto di intervenire per detassare gli aumenti contrattuali sia di primo sia di secondo livello, per recuperare il potere d’acquisto perduto a causa di un’inflazione generata non dai salari, ma dagli extraprofitti. Anche il rapporto Istat, oggi, fa emergere un dato: la differenza della media salariale tra l’Italia e il resto d’Europa è pari a 3 mila euro, una differenza che sale a 8 mila euro con la Germania. Ci sono alcune criticità, insomma , sulle quali il Governo deve intervenire”. E a proposito di Sanità, Bombardieri sottolinea che «abbiamo fatto un incontro con il ministro Schillaci e abbiamo chiesto di aumentare gli investimenti sulla sanità pubblica. Pensiamo che le condizioni della sanità riguardino tutti i territori, in qualsiasi parte d’Italia, in modo particolare nel Mezzogiorno». Per il segretario della Uil «servono più investimenti, serve fare le assunzioni. Non possiamo più perdere infermieri, medici, dottori che formiamo, investendo delle nostre risorse che poi vanno all’estero».

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