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Musa New York, i suoi mille volti nella pop culture

Mostra celebra la Grande Mela nei film, la letteratura e la moda

NEW YORK – La si ama, la si odia e le si perdona ogni tipo di follia e frenesia.

E’ New York, la città musa irresistibile per ogni tipo di espressione artistica ed individuale. Tutti i suoi mille volti e sfaccettature sono diventati materia di una mostra organizzata dal museo della città di New York, che tra le altre cose celebra il centenario della sua attività.

Intitolata, ‘This Is New York: 100 Years of the City in Art and Pop Culture’ (26 maggio-21 giugno 2024)’, con oltre 400 opere che includono tutte le forme di espressione artistica, dalla letteratura, la poesia, il cinema, l’arte, la mostra ripercorre i modi in cui la città viene interpretata e cosa significa per le persone che la vivono quotidianamente oppure che semplicemente la visitano.

“Il mondo si è fatto un’idea della città di New York attraverso i film, la televisione, la musica, la fotografia o la letteratura – ha spiegato all’ANSA Sarah M. Henry, the Robert A.
and Elizabeth Rohn Jeffe Chief Curator e direttrice ad interim del Museum of the City of New York -.

La città è oggetto di attrazione perenne, viene interpretata e reinterpretata e continua ad ispirare gli autori di qualsiasi genere artistico”.

New York è una storyteller, quindi, e racconta attraverso la sua street life, i suoi ritmi, i suoi rooftop, parchi, lo skyline, i ristoranti, la vitalità e la diversità dei suoi quartieri.

”This Is New York’ è divisa in quattro sezioni che occupano un intero piano del museo. “Tempo of the City’ mostra come gli arsiti hanno catturato vari aspetti di gioia e di difficoltà delle sue strade.

Uno scatto del 1938 di Berenice Abbott è una finestra sui newyorkesi nella frenesia della loro vita quotidiana, mentre alcune canzoni, tra cui ‘Jenny from the Block’ di Jennifer Lopez, ‘Rockaway Beach’ dei Ramones, oppure ‘Drop Me Off in Harlem’ di Ella Fitzgerald, parlano delle diverse municipalità, il Bronx, ad esempio, per JLo oppure Manhattan per la Fitzgerald.

‘Destination Nyc’ mette in evidenza come gli artisti hanno rappresentato i luoghi dove i residenti trascorrono il tempo libero, da Times Square ai parchi, alle spiagge, ai bar, ai ristoranti, ai teatri.

Un quadro di Edward Hopper, ‘New York Movie’ mostra l’interno di un cinema a Midtown con una usciere in un momento pensieroso.

Le altre due sezioni sono ‘At Home in New York’, con la rappresentazione degli ambienti domestici, e ‘You Are Here’, un’esperienza immersiva realizzata con un collage di scene da cEntinaia di film che parlano della città, tra cui ‘Colazione da Tiffany’ o ‘King Kong’.

ANSA

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