CRONACA

Lavoratori Tis e Rmi, l’11 gennaio la protesta sotto la Regione Basilicata

Guglielmi (Usb):"Giunta regionale sta portando avanti progetto di smantellamento di un'intera platea, formata da 1400 lavoratori"

Di seguito la nota  stampa della coordinatrice dell’Usb Basilicata, Rosalba Guglielmi sulla protesta dei lavoratori Tis e Rmi che si terrà l’11 gennaio a Potenza.

“In modo autoritario la giunta regionale e l’assessore Galella stanno portando avanti il loro progetto di smantellamento di un’intera platea, formata da 1400 lavoratori Tis (Tirocini di inclusione sociale) e Rmi (Reddito minimo di inserimento)

Sono partiti con una proposta estremamente debole, quella di trasferire nel minor tempo possibile questi lavoratori dall’attuale progetto (pubblica utilità) a società private di vario genere e natura. Una proposta rigettata al mittente da quasi tutte le parti interessate poiché non garantisce l’assunzione di alcun lavoratore, soltanto il loro spostamento dall’attuale progetto a un futuro ancora più incerto.

Nonostante le posizioni negative espresse negli incontri tenuti fino ad oggi, l’assessore, imperterrito, sta portando avanti la sua linea, al punto da aver imposto ai lavoratori interessati la sottoscrizione di un documento, tramite l’Arlab, che cancella con un colpo di spugna la possibilità di accedere al rdc come integrazione al sussidio attualmente percepito da questa platea.

Non solo, nel documento si chiede di accettare di fatto che non vi è alcuna possibilità di essere stabilizzati nei diversi settori pubblici in cui i lavoratori prestano servizio da decenni.  Chiunque si opponga o si rifiuti di sottoscrivere questo documento verrà escluso dalla platea dei lavoratori di pubblica utilità.  Quest’ultimo gesto, per cui come Usb abbiamo deciso di chiamare i lavoratori a manifestare, ha l’aspetto di un vero e proprio ricatto.

Rinunciare alla possibilità di percepire una quota di reddito di cittadinanza ed essere costretti a vivere soltanto con la miseria di 500 euro per un lavoro neanche riconosciuto, è un colpo basso a cui va data una risposta immediata.  Accettare l’impossibilità di lottare perché questo tipo di lavoro venga riconosciuto come lavoro prestato presso la pubblica amministrazione, ciò che nella realtà avviene per migliaia di persone da decenni, è altrettanto intollerabile.  Chiediamo a tutti i lavoratori Tis e Rmi di unirsi alla protesta lanciata da Usb per il giorno 11 gennaio. Rosalba Guglielmi, coordinatrice regionale USB Basilicata

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