CULTURA E EVENTI

Le mostre del weekend, da Bob Dylan a Zerocalcare

A Bagnacavallo c'è una collettiva sul paesaggio a cura di Davide Caroli

Antonio Canova, Bob Dylan e Zerocalcare: viaggiano dal classico al contemporaneo le mostre di questa settimana.

MILANO – Alla Fabbrica del Vapore un grande progetto dedicato a Michele Rech, in arte Zerocalcare: dal 17 dicembre al 23 aprile la mostra “Dopo il botto”, ideata da Silvia Barbagallo e curata da Giulia Ferracci, presenta oltre 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera site specific per raccontare i temi, le storie e i personaggi che animano il mondo del fumettista.

ROMA – È Bob Dylan la star a cui il Maxxi renderà omaggio dal 16 dicembre al 30 aprile nella mostra “Retrospectrum”, a cura di Shai Baitel.

Prima monografica europea che esplora la pratica artistica di Dylan, la mostra in 8 sezioni tematiche presenta un diario visivo che documenta la trasformazione delle fonti e degli stili che hanno ispirato e influenzato la grande star nel corso degli anni. Esposta un’ampia gamma di opere d’arte, che vanno dai dipinti a olio, agli acrilici, agli acquerelli, ai disegni a inchiostro, pastello e carboncino, fino a una serie di sculture in ferro.

Al Museo delle Mura arriva l’arte di Stefano Lazzari: dal 13 dicembre al 26 febbraio è allestita la mostra “Tra le mura”, a cura di Tommaso Strinati, nella quale sono esposte due serie di dipinti, otto tondi e un polittico di quattordici elementi, in tutti i casi tempere su tavola, che ripropongono angolazioni nuove del museo.

All’Accademia di San Luca dal 17 dicembre al 28 giugno la mostra “Canova, l’ultimo Principe”, a cura di Carolina Brook, Elisa Camboni, Fabrizio Carinci, Giulia De Marchi e Serenita Papaldo: la mostra racconta il legame indissolubile con l’istituzione romana, nella quale Canova fu accolto come accademico di merito, poi principe e infine come principe perpetuo e dove egli impresse un nuovo indirizzo a tutti i settori culturali.

Sempre all’Accademia di San Luca, dal 17 dicembre al 3 marzo anche la mostra “eden-eden. Renato Rizzi”, a cura di Giorgia Antonioli e Susanna Pisciella. Nel percorso 170 modelli di luoghi, relativi a trenta progetti curati dall’architetto.

“Le stanze del Cardinale. Neri Maria Corsini protagonista della Roma del Settecento”, a cura di Alessandro Cosma, è allestita dal 15 dicembre al 10 aprile alla Galleria Corsini: dedicata a una delle figure principali della vita culturale romana settecentesca, la mostra presenta oltre 50 opere tra lettere, documenti d’archivio e opere d’arte, volumi, disegni e incisioni provenienti dalla sua collezione, come lo Studio di figura di Gian Lorenzo Bernini o la Madonna e santi di Fra’ Bartolomeo, doni diplomatici fatti e ricevuti dal cardinale e i progetti originali di Ferdinando Fuga per la realizzazione del Palazzo alla Lungara, gli inventari settecenteschi su cui si basa l’allestimento della Galleria.

GENAZZANO – “L’atroce istinto della libertà, Pier Paolo Pasolini e la Nuova Figurazione” a cura di Francesca Tuscano è in programma dal 18 dicembre al 29 gennaio al Museo Atelier di Castello Colonna.

Dedicata al rapporto tra il poeta e alcuni esponenti della figurazione degli anni ’50 e ’60, l’esposizione si concentra sul 1962, anno in cui fu realizzata una cartella di incisioni contro la violenza, nata dalla collaborazione tra il gruppo de “Il Pro e il Contro” e la galleria La Nuova Pesa, accompagnate da dodici ballate di Pasolini.

BRESCIA – “Adoremus! I capolavori di Natale dalle collezioni Bper” è in programma al Museo Diocesano di Brescia dal 12 dicembre al 15 gennaio. Nel percorso l’Annunciazione di Giovanni Battista Moroni, la Madonna con Bambino e San Paolo di Girolamo da Romano, detto il Romanino, appartenenti a BPER Banca, e due opere delle collezioni del Museo, una coppia di icone russe dedicate all’Annunciazione dell’800 e una cinquecentesca tempera su tavola della scuola veneto-cretese raffigurante l’Adorazione dei Magi si incontreranno in un inedito dialogo.

BAGNACAVALLO – Al Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo apre al pubblico il 17 dicembre la collettiva “Il paesaggio. Sentieri battuti e nuove prospettive”, a cura di Davide Caroli. Fino al 5 marzo, un percorso non cronologico ma tematico e stilistico per suggerire rimandi e affinità, in cui trovano posto opere di alcuni maestri del ‘900 come Carrà, Congdon, Morandi, Morlotti, Schifano, Sironi.

ANSA

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