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Twitter, centinaia impiegati lasciano dopo ultimatum Musk Uffici chiusi e badge sospesi fino a lunedì

Centinaia di dipendenti di Twitter si sono licenziati dopo aver respinto l’ultimatum di Elon Musk di lavorare “incondizionatamente o mollare”.

Lo riportano i media americani.

Nel caos di dimissioni che si è scatenato la società ha deciso di chiudere temporaneamente gli uffici e sospendere i badge fino a lunedì.

Contemporaneamente tanti utenti di Twitter hanno iniziato a postare messaggi di addio al social media con l’hashtag #RIPTwitter, #TwitterDown, per migrare su altre piattoforme come Mastodon e Myspace.

Nel caos di dimissioni scatenato dall’ultimatum di Elon Musk ai dipendenti, Twitter ha deciso di chiudere temporaneamente gli uffici e sospendere i badge fino a lunedì.

Intanto nelle scorse ore, alcuni dipendenti di SpaceX hanno rivelato di essere stati licenziati per aver criticato Elon Musk. Secondo quanto riporta il New York Times, nelle carte presentate alle autorita’ di regolamentazione federali si accusa l’azienda di ritorsioni contro otto lavoratori per una “lettera aperta critica” nei confronti del fondatore e Ceo. In totale, stando ai dipendenti e ai loro avvocati, sono nove le persone cacciate.

Il documento, condiviso nei giorni scorsi in una chat interna, critica il “comportamento dannoso di Musk su Twitter”, che il magnate aveva utilizzato il social per fare luce sulla notizia che SpaceX aveva risolto una denuncia per molestie sessuali nei suoi confronti.

“Il comportamento pubblico di Elon rappresenta per noi una frequente fonte di distrazione e imbarazzo”, si legge nella lettera.

ANSA

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