CULTURA E EVENTI

FARDELLA: riconosciuta la laurea di un ospite del centro SAI gestito della cooperativa Medihospes

Una Laurea triennale della facoltà di agraria in orticoltura per Salim Mohamad Sofi Zada

Presso la Sala Consiliare del Comune di Fardella si è tenuta la cerimonia di riconoscimento del titolo di Laurea di un ospite del centro SAI proveniente da Kabul.

Alla cerimonia erano presenti il Sindaco di Fardella Mariangela Coringrato, il Vicepresidente della Cooperativa Medihospes Marcello Cervone e la responsabile del centro SAI di Fardella Maria Gallo.

Ha introdotto la dottoressa Maria Gallo che sinteticamente ha presentato la biografia di Salim Mohamad Sofi Zada: “Salim è nato il 24 marzo 1987 nella provincia di TakHar in Afganistan. Ha vissuto a Kabul insieme alla sua famiglia: sua moglie Karimi e i suoi due figli Yousuf (4 anni) e Yunus (1anno).

Lo scorso agosto, è stato costretto a lasciare il suo paese, assieme alla sua famiglia, in seguito alla caduta del Governo e alla presa di potere dei Talebani. L’intera famiglia è rimasta nascosta in casa per quasi due settimane visto l’alto rischio di persecuzioni.

La sua vita e quella della sua famiglia era in pericolo poiché per anni Salim ha lavorato come educatore nei campi profughi dell’Afghanistan.

A fine agosto 2021 sono arrivati in Italia attraverso l’operazione “Aquila Omnia” e il 20 settembre 2021 sono stati accolti nel centro SAI di Fardella.

Fin da subito, l’intero nucleo si è ben inserito nella vita comunitaria del Centro, sia in relazione agli altri ospiti sia in relazione all’Equipe.

Da un punto di vista legale l’intero nucleo ha ottenuto il riconoscimento della Protezione Internazionale di asilo. Attualmente Salim lavora presso l’azienda agricola Vivai di Pasquale de Simone a Tursi e nel frattempo l’equipe si è adoperata per l’equipollenza dei suoi titoli di studio conseguiti in Afganistan mediante ente CIMEA (Centro d’informazione sulla mobilità e le equivalenze accademiche).

Oggi siamo qui per consegnarli personalmente un titolo di studio italiano corrispondente a quello conseguito in Afganistan, precisamente una Laurea triennale della facoltà di agraria in orticoltura.

E’ un traguardo importante che gli permetterà di trovare un’occupazione affine alle sue competenze e perfezionare il suo percorso di integrazione nel nostro Paese”.

A seguire l’intervento del Vicepresidente della Medihospes Marcello Cervone:“Quello che oggi vediamo penso che sia una testimonianza e un invito a tutti noi a rendere l’accoglienza e l’integrazione dei beneficiari non solo uno slogan ma una prospettiva fatta di azioni e iniziative concrete.

Gli Enti locali attraverso la gestione dei progetti SAI sono impegnati nell’accoglienza di famiglie, bambini, dando loro la speranza e garantendo il diritto e i servizi che un territorio offre.

Ecco Sindaco noi vogliamo su questa linea di confine e come ci ha insegnato il nostro “amico” parroco Don Pino Marino non vogliamo sprecare questa occasione che è già un patto educativo, impegnando le forze e mettendo a disposizione le strutture per ricostruire contesti di pace e solidarietà verso i più fragili e vulnerabili, aprendo spazi di integrazione in tutti i territori dove siamo presenti”.

Ha chiuso la cerimonia il Sindaco Mariangela Coringrato: “Vorrei innanzitutto evidenziare la collaborazione pregressa fra l’Amministrazione precedente e il centro ex SPRAR e attuale SAI.

Già da Consigliera Comunale mi sono trovata a volere fortemente la presenza nel nostro Comune di un centro di accoglienza per migranti.

Già nel mio precedente mandato di Sindaco ho avuto modo di entrare in collaborazione per progetti di promozione territoriale a livello turistico e culturale con coloro che attualmente si trovano ai vertici della cooperativa Medihospes.

Per me oggi è un onore poter ospitare questa cerimonia molto emozionante all’interno della Sala Consiliare. Il processo di integrazione dei beneficiari del centro SAI si sta sviluppando a Fardella su vari livelli quindi colgo l’occasione per ringraziare i beneficiari che ci stanno aiutando nella manutenzione del verde pubblico.

Il mio obiettivo è quello di sviluppare in futuro progetti di integrazione sempre più consoni allo sviluppo delle competenze che i beneficiari hanno acquisito nel proprio paese di origine.

Dunque questa serata racchiude la buona riuscita del progetto di accoglienza, dell’importanza del lavoro che l’equipe svolge nel processo di integrazione dei beneficiari. Intendo il mio paese come una “grande famiglia” all’interno della quale ogni membro deve sentirsi accolto e deve poter offrire nei limiti delle sue competenze il proprio apporto positivo alla comunità”.

La cerimonia si è conclusa con la consegna della pergamena del titolo di laurea conseguito e l’apposizione della tradizionale corona di alloro.

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