Borsa: Europa in calo con la guerra. Spread ai massimi da giugno 2019
Seduta post festività pasquali in flessione per le Borse europee.
I listini, da una parte, guardano al conflitto in Ucraina, la cui evoluzione resta sempre incerta, dall’altra agi Stati Uniti e alle mosse per contenere l’inflazione.
L’indice d’area del Vecchio Continente, lo stoxx 600, cede quasi un punto percentuale con le vendite che zavorrano farmaceutici e i titoli legati ai beni di prima necessità.
Tra le singole Piazze, Parigi cede lo 0,59%, Francoforte lo 0,49%, Londra lo 0,15%. Milano lascia sul terreno l’1,18% (Ftse Mib 24.562 punti) con 8 big che staccano la cedola.
Tra queste sotto la lente Stellantis (-4,2%) che ha sospeso la produzione in Russia e, tra i finanziari, Banco Bpm (-4,35%). Secondo la Repubblica, Credit Agricole nei giorni scorsi avrebbe recapitato un’offerta non vincolante per la bancassicurazione. Attività che, secondo indiscrezioni, farebbe gola anche ad Axa.
Lo spread tra Btp e Bund risale ai 163 punti (dai 161 dell’avvio) con il rendimento del decennale italiano al 2,53% toccando nuovi massimi da inizio giugno 2019. Quanto al gas che in avvio ha segnato i minimi dall’inizio del conflitto, pur in calo (-2,3%) risale e sfiora i 93 euro. Il petrolio è stabile a con il wti a 107 dollari al barile e segna un -0,96%.
Mosca con il l’indice Moex perde l’1,4%. Sul fronte dei cambi il rublo è stabile a 80 sul dollaro mentre cede 86 sull’euro che a sua volta si apprezza a 1,08 sulla divisa americana.
ANSA