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Gp Arabia: la Ferrari di Leclerc la più veloce nelle prove libere

Monegasco: 'Favorito a Gedda? Saremo nella mischia, credo che la Red Bull sarà molto forte'

Il GP dell’Arabia Saudita “può continuare come previsto” nonostante gli attacchi, in particolare a un impianto petrolifero vicino al circuito di Jeddah, e rivendicati dai ribelli yemeniti Houthi” ha assicurato con una nota il promotore del mondiale, la Formula 1.

In pista Charles Leclerc è stato il più veloce in entrambe le sessioni.

Nella prima la Ferrari del monegasco in 1’30″772 ha preceduto la Red Bull di Max Verstappen (+0.116) e la Alfa Romeo di Valtteri Bottas (+0.312). Quarta l’altra Rossa di Carlos Sainz con un distacco di 0.367 millesimi dal compagno di scuderia.

Nona la Mercedes di Lewis Hamilton (+1″592). Leclerc ha chiuso al comando pure la FP2 (1’30″074), anche se in anticipo dopo aver danneggiato il braccetto anteriore della F1-75 per un contatto col muro. A seguire Verstappen (+0.140), Sainz (+0.246), Sergio Perez (Red Bull, +0.286), George Russell (Mercedes, +0.590),Lando Norris (McLaren,+0.661).

Risultati che rafforzano la consapevolezza della Ferrari di essere tornata tra le grandi della Formula 1 e la certezza dei rivali più diretti della Rossa, Mercedes e Red Bull, di dover rincorrere. “Stiamo bene e ci sono sorrisi nel team dopo la vittoria – ha detto Leclerc in conferenza stampa – La macchina è solida e questo è positivo. Favorito a Gedda? Saremo nella mischia, credo che la Red Bull sarà molto forte.

A breve avremo le risposte, ma non voglio sentirmi favorito”. In casa Red Bull si è consci di non avere ancora una vettura al top come nella passata stagione: “Dalla macchina mi aspettavo di più – sottolinea l’olandese volante – però abbiamo imparato. Non ero del tutto contento fino al ritiro.

Ero secondo, sarebbero stati ottimi punti. Dobbiamo fare meglio rispetto al Bahrain, se vogliamo lottare per il titolo non possiamo avere troppe gare come in Bahrain. Ritirare tre macchine è qualcosa di negativo e non servono giri di parole”.

ANSA

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