CRONACA

La pillola anti Covid da oggi anche in Italia

Ecco come funziona e chi può prenderla

L’antivirale prodotto da MSD si chiama Molnupiravir, ma il nome commerciale è Lagevrio. Va assunto entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, altrimenti il suo utilizzo rischia di diventare inutile.

La nuova pillola anti-Covid della Merck da oggi sarà distribuita anche in Italia. Lo ha fatto sapere l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che lo scorso 22 dicembre 2021 ha approvato l’uso di questo farmaco in condizioni di emergenza. L’antivirale prodotto da MSD si chiama Molnupiravir, ma il nome commerciale è Lagevrio.

Come funziona

Il farmaco, spiega l’Aifa, “produce alterazioni del materiale genetico (Rna) del virus durante la replicazione, in modo da renderlo incapace di moltiplicarsi. Si prevede che in tal modo si riesca a ridurre la necessità di un ricovero ospedaliero dei pazienti che contraggono anche le nuove varianti del Covid-19”. Secondo i test effettuati durante gli ultimi dodici mesi, il medicinale dovrebbe prevenire oltre il 30% dei casi gravi e dei ricoveri tra coloro che risultano positivi al virus: questo però nel caso in cui il farmaco venga assunto subito dopo l’avvenuto contagio.

Chi lo può ricevere e come

Il medicinale è autorizzato per il “trattamento dei pazienti Covid-19 non ricoverati con recente insorgenza di malattia da lieve a moderata e con condizioni cliniche sottostanti che possono rappresentare fattori di rischio specifici per lo sviluppo di Covid-19 grave”. Molnupiravir sarà riservato ai pazienti sopra ai 18 anni di età con fattori di rischio che fanno presagire un aggravamento.

Come si assume

Va assunto entro 5 giorni dalla comparsa dei sintomi, altrimenti il suo utilizzo rischia di diventare inutile. Il suo ruolo infatti è ostacolare la replicazione del virus nell’organismo, che avviene nelle prime fasi dell’infezione Il trattamento dura 5 giorni e consiste in 4 capsule (800 mg totali) da prendersi due volte al giorno. Il suo utilizzo non è raccomandato in gravidanza e l’allattamento al seno “deve essere interrotto durante il trattamento e per 4 giorni dopo il trattamento”.

Chi lo distribuisce

L’accesso al Molnupiravir segue lo stesso flusso degli anticorpi monoclonali — spiega al Corriere Filippo Drago, esperto della Società Italiana di Farmacologia (SIF) —. I pazienti vengono selezionati dai medici di medicina generale o dagli ospedali. Le Regioni decidono come distribuirlo: presumibilmente all’inizio il farmaco sarà presente nelle farmacie ospedaliere, in seguito nelle farmacie autorizzate.

Quanto costa

Il costo di un ciclo – almeno sul mercato americano – è di circa 700 dollari (equivalenti a poco più di 615 euro). Il farmaco sarà distribuito alle Regioni dal prossimo 4 gennaio da parte della struttura commissariale del generale Figliuolo. Al paziente non dovrebbe costare nulla. Ci potranno essere alcune Regioni che richiederanno accertamenti preliminari (come tampone ed eventuale dimostrazione di fragilità). Tutti i pazienti che lo assumono saranno iscritti in un apposito registro di monitoraggio per verificarne gli effetti a breve e a lungo termine.

Non sostituisce il vaccino

Per persone considerate a rischio, il farmaco può offrire un’arma in più ma non è alternativo alla vaccinazione. Non solo per la sua bassa efficacia, ma anche perché, come gli altri farmaci, ha una durata d’azione limitata: la concentrazione dei principi attivi si abbassa e, dopo un paio di giorni, il medicinale sarà scomparso dall’organismo. Il vaccino, invece, agisce sul sistema immunitario, che, dopo essere stato istruito, è in grado di combattere per mesi contro il virus.

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