CULTURA E EVENTI

L’Inferno di Dante dipinto su 33 violini

ROMA – Un omaggio a Dante attraverso la musica del violino e l’arte della pittura a china. Un’opera certosina che ha richiesto uno studio e un impegno durati cinque anni.

E’ l’artista Leonardo Frigo, nell’anno in cui si celebrano i 7 secoli dalla morte del Sommo Poeta, a firmare questo progetto dedicato all’Inferno dantesco.

L’opera, presentata in anteprima al museo Royal Institution of Great Britain, ad Harrods e all’evento Bond Street Awards a Londra, comprende 33 violini e un violoncello dipinti a mano: ogni violino rappresenta un canto.

“Lo scopo principale della mia opera è di promuovere e condividere la cultura italiana nel mondo.

L’Inferno di Dante mi ha sempre ispirato fin da bambino, probabilmente posso dire che mi ha insegnato ad immaginare e sognare” spiega l’artista che vive a Londra e nel passato ha realizzato anche una serie di violini dedicata a Pompei, ad Antonio Vivaldi e ai sette vizi capitali.

“Tutti i miei violini – racconta in un video su Instagram che ha già superato i 10 milioni di visualizzazioni (www.instagram.com/tv/BzTD12qgoMi/) – sono ispirati a una specifica storia oppure a una biografia. Di solito comincio leggendo e poi trasferisco tutto sui violini.

Mi piace pensare che anche i miei violini possano essere letti come un libro. Ogni strumento richiede tra le 150 e le 200 ore di lavoro e così riesco a unire le mie due grandi passioni per l’arte e per la musica”. Sulla superficie, i violini recano simboli, scene e personaggi chiave tratti dall’immaginario del poema scelti da Frigo, dopo un accurato lavoro di ricerca.

Lo strumento viene poi verniciato, installato sulla propria base e corredato da un accurato testo descrittivo, sia in lingua italiana che in lingua inglese, che ne mette in luce e analizza tutti i particolari.

“Il mio obiettivo è condividere l’arte di Dante con quante più persone possibili, ma anche il patrimonio culturale italiano. Inoltre ritengo importante condividere tutti i passaggi del mio lavoro con il pubblico.

Molti provano a rifarlo a casa loro e spesso mi mandano le foto dei loro lavori, mi chiedono consigli e sono orgoglioso di essere d’ispirazione”.

(ANSA)

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