POLITICA

Young act, Polese e Braia presentano proposta di legge

In una conferenza stampa i consiglieri regionali di Italia viva hanno illustrato la legge che prevede “Ulteriori norme per il rilancio dell’economia della Regione Basilicata” post covid 19

I consiglieri regionali di Italia viva, Mario Polese e Luca Braia, nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella sala conferenze del Palazzo del Consiglio, hanno illustrato la proposta di legge “Ulteriori norme per il rilancio dell’economia della Regione Basilicata (Young act).

La pdl si compone di 4 pacchetti dedicati essenzialmente alle nuove generazioni economicamente colpite dagli effetti del contagio del Covid 19 e prevede contributi a fondo perduto per alcuni settori produttivi tra cui il ‘Wedding’, le ‘Produzioni culturali e ricreative’ e le nuove imprese ma anche aiuti a imprese e aziende per favorire il cosiddetto lavoro agile o smart working.

“Si tratta – hanno detto i due consiglieri di Italia Viva – di una proposta per i giovani e che guarda al loro futuro. E’ una pdl aperta al contributo di tutti e per questo siamo pronti ad accogliere le firme dei capigruppo di maggioranza e minoranza perché riteniamo il tema dei giovani di fondamentale importanza e perché la nostra attenzione è da sempre alle future generazioni”.

“Il 9 marzo 2020, in risposta alla crescente pandemia di Covid-19 – hanno spiegato – il Governo italiano ha deliberato la quarantena nazionale limitando, quindi, il movimento della popolazione tranne che su casi di comprovata necessità, casi di lavoro ed esigenze sanitarie improrogabili.

Nonostante successivi interventi normativi che hanno portato all’eliminazione di alcune restrizioni, ci sono ancora molte attività imprenditoriali che restano in estrema difficoltà economica.

In particolare, si tratta di quelle che gravitano intorno al settore del Wedding quali ad esempio: negozi di abbigliamento, fiorai, negozi di oggettistica (bomboniere), professionisti del wedding planner ecc. Infatti tali realtà, non vedendo confermate le date dei matrimoni a causa delle restrizioni di cui sopra, rischiano di compromettere il loro flusso economico con conseguente chiusura definitiva delle attività.

Inoltre, un altro settore penalizzato da tali problematiche è quello della produzione culturale creativa; lo stop forzato di queste attività – che operano, quali ad esempio, nei settori musicali, di spettacolo viaggiante e di ogni forma d’arte – e che sono state ferme già per l’estate a causa della cancellazione degli eventi, determina l’inconfutabile perdita dei guadagni atti al sostentamento dell’attività d’impresa, nonché, del reddito per il mantenimento del proprio nucleo familiare.

I contributi nazionali, con l’emanazione del dl n. 34 del 19 maggio 2020 “Decreto Rilancio”, hanno, inoltre, escluso dalla platea dei destinatari gli imprenditori che hanno iniziato la loro attività nei primi mesi del 2020.

Pertanto, quest’ultimi si sono trovati, a pochi mesi dall’avvio dell’attività imprenditoriale, a dover chiudere momentaneamente, non potendo dimostrare i ricavi dell’anno precedente, requisito presente in ogni forma di finanziamento messo in campo dal Governo nazionale e dalla Regione Basilicata”.

“Con la proposta di legge – ha detto Braia – si vogliono inoltre prevedere contributi finanziari a fondo perduto per sostenere direttamente e indirettamente tali attività economiche per scongiurare il loro definitivo tracollo. Esiste anche, una platea di possibili imprese le quali, pur avendo maturato l’idea e l’esigenza di immettersi nel mondo del lavoro attraverso la costituzione di nuove realtà produttive, per le ragioni legate alla pandemia in atto, sono costrette a rinviare la loro costituzione.

Per tali ragioni, si è pensato a questi soggetti totalmente esclusi da qualsiasi forma di contributo agevolando l’avvio di nuove realtà culturali creative da costituirsi entro il 31 dicembre 2020.

In ultimo, la proposta di legge ha anche la finalità di incentivare il lavoro agile (o smart working) con finanziamenti da erogarsi alle imprese operanti fuori dal territorio lucano ma, conditio sine qua non, delle stesse imprese abbiano dipendenti o collaboratori con residenza in Basilicata o comunque con residenza da trasferire entro il 31 dicembre 2020”.

“Abbiamo previsto dunque – ha detto Polese – che la Regione Basilicata, al fine di sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica “Covid-19” per alcuni settori produttivi lasciati fuori da qualsiasi finanziamento statale e regionale, promuova un pacchetto di aiuti economici ai comparti del Wedding (le coppie che hanno fissato il giorno del loro matrimonio e che celebrano la cerimonia nel periodo 2020- 2021), della Produzione culturale creativa (il rafforzamento e l’implementazione qualitativa e quantitativa delle realtà culturali professionali, sostenendo l’ideazione, la produzione e la distribuzione di produzioni culturali creative e originali che dimostrino di potere cogliere l’interesse di un pubblico ampio e di poter valorizzare l’offerta del sistema culturale lucano, anche nelle attuali condizioni emergenziali sanitarie e di distanziamento sociale), delle nuove imprese (le realtà imprenditoriali che hanno iniziato o che vogliono iniziare la loro attività nel 2020 e che, non avendo fatturato nel 2019, non possono dimostrare le perdite avute nei mesi di “lockdown” e, pertanto, estromessi dai fondi nazionali e regionali stanziati) e del lavoro agile o smart working ( tutti i lavoratori con residenza in Basilicata, o residenza da trasferirla entro il 31 dicembre 2020, che rientrano nelle disposizioni del comma 1, dell’Articolo 18 della Legge 22 maggio 2017, n. 81, che intendano svolgere il lavoro agile in Regione Basilicata). Uno studio recentissimo dice che il 60 per  dei lavoratori vogliono continuare a lavorare con questa modalità e ciò potrebbe essere una risposta allo spopolamento dei nostri piccoli paesi”.

“La pdl – si legge nella relazione – prevede che la Regione Basilicata, per le annualità 2020-2021, nei limiti delle disponibilità finanziarie, conceda un contributo a fondo perduto di euro 2.000,00 a tutte le coppie che intendano celebrare il matrimonio e le cui spese sostenute siano documentate ed effettuate per almeno il 70 per cento nella Regione Basilicata.

Altro obiettivo quello di rafforzare le capacità delle realtà culturali e professionali, sostenendo l’ideazione, la produzione e la distribuzione di produzioni culturali creativi e originali che dimostrino di potere cogliere l’interesse di un pubblico ampio e di poter valorizzare l’offerta del sistema culturale lucano, attraverso la diffusione del patrimonio culturale lucano con proposte progettuali tramite nuove tecnologie televisive e web, nonché, attraverso i canali tradizionali, la valorizzazione delle specificità territoriali e delle tradizioni culturali, con particolare riguardo alle iniziative maggiormente radicate sul territorio regionale la promozione di eventi volti alla celebrazione di fatti, personaggi e avvenimenti storici della Basilicata, la implementazione dell’arte contemporanea attraverso forme espressive legate, anche, alle nuove tecnologie e al digitale, la realizzazione di proposte innovative caratterizzate dalla sperimentazione di nuove forme di fruizione degli eventi e di coinvolgimento del pubblico, anche in contesti non usuali, la esaltazione in chiave terapeutica della cultura anche mediante forme di arte terapia.

Prevista inoltre la concessione di un contributo a fondo perduto di euro 2.000,00 per lo sviluppo di attività imprenditoriali già esistenti o per la nascita e costituzione di nuove realtà produttive da effettuarsi entro il 31 dicembre 2020 nei settori dei beni culturali, artigianato artistico, della musica, dell’audiovisivo, dell’editoria e della produzione di software sul territorio regionale.

Ancora un contributo a fondo perduto di euro 2.000,00 a tutti i soggetti titolari di partita Iva che hanno iniziato la loro attività commerciale e/o produttiva, le quali non possono accedere ai contributi nazionali e regionali in quanto non in grado di dimostrare le perdite dei ricavi rispetto all’anno precedente e di euro 5.000,00 in favore delle imprese private con sede in altre Regioni che consentono ai lavoratori con residenza in Basilicata o da trasferirla entro il 31 dicembre 2020, di svolgere il lavoro agile (o smart working) in Regione Basilicata”.

“La Giunta Regionale – ha detto Braia – entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, adotta un disciplinare con il quale sono stabiliti i criteri di ripartizione delle risorse stanziate in bilancio, tra le misure previste dalla presente legge nonché termini, modalità e criteri di attribuzione dei benefici.

Agli oneri finanziari derivanti dall’attuazione della presente legge quantificati in € 120.000,00 si provvede per ciascuno degli esercizi finanziari 2020, 2021 e 2022 mediante imputazione della spesa sulla Missione 20, Programma 03 – Capitolo U67150 del Bilancio di Previsione Finanziaria per il triennio 2020-2022 della Regione Basilicata.

La copertura finanziaria per il momento prevede una cifra bassa da impiegare ma  sicuramente per concretizzare la proposta di legge sono necessari molti più fondi. Pensiamo che possano essere utilizzate parte delle risorse derivanti dalla modifica della legge  40 che disciplina l’utilizzo delle royalties”.

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