CRONACA

Frana statale sinnica Regione ed Anas declinano responsabilità, il Sindaco Spagnuolo:chiediamo ad Anas riapertura e messa in sicurezza della strada

13 giorni sono passati dalla chiusura della statale sinnica per una frana che ha interessato il viadotto Fortunato a ridosso di due gallerie.

Una grave situazione di stallo che sta paralizzando il commercio della cittadina sinnica, camion, corrieri e rifornimenti debbono compiere un percorso alternativo che presenta delle criticità e non può affrontare per un lungo periodo la deviazione dell’enorme traffico di mezzi che circolano sulla statale sinnica.

Gravi disagi per alcuni agricoltori che non possono rifornirsi di acqua a causa della rottura tubature gestite dal consorzio di bonifica, disagi per i numerosi pendolari lavoratori e studenti, disagi per le stazioni di servizio.

La statale sinnica è una arteria strategica per tutto il territorio senisese,nonostante le sollecitazioni e le richieste di interventi urgenti da parte dell’amministrazione comunale e del sindaco di Senise Rossella Spagnuolo, la Regione Basilicata e l’Anas declinano le responsabilità e nessuno dei due enti vuole prendere provvedimenti urgenti per la messa in sicurezza del viadotto Fortunato e la riapertura della statale sinnica.

Il Sindaco di Senise Rossella Spagnuolo da noi interpellata ha dichiarato quanto segue:

“La Regione ed Anas declinano le Responsabilità. Noi chiediamo la messa in sicurezza e riapertura della Sinnica, arteria fondamentale di collegamento per tutta l’area. Non ci si può cullare e attendere il peggioramento della situazione pensando di utilizzare un percorso alternativo che ha in ogni caso le sue criticità. Già solo il mese scorso era stata chiusa la Galleria Spogliamonaco. Chiediamo ad Anas la riapertura della strada, consapevoli delle difficoltà che l’evento franoso crea anche per la messa in sicurezza. Fermi non si può stare. E i danni al viadotto Fortunato potrebbero peggiorare rendendo tutto ancora più difficoltoso. I disagi per i cittadini sono tanti. Vi sono anche contadini rimasti senz’acqua, avendo la frana provocato la rottura di tubature gestite dal Consorzio di Bonifica”.

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