CULTURA E EVENTI

Industrie creative, progetto Ue-Unesco per sostenere i Paesi in via di sviluppo

L’Unesco, con finanziamenti dell’Unione europea, ha lanciato un bando per sostenere i Paesi in via di sviluppo a stabilire nuovi quadri normativi che rafforzino le industrie culturali e creative e per promuovere la cooperazione Sud-Sud.

Il bando è rivolto a governi, enti pubblici e associazioni dei Paesi in via di sviluppo che hanno ratificato la convenzione dell’Unesco sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali (2005).

TEMPI E OBIETTIVI

L’obiettivo è rafforzare i quadri normativi per le industrie culturali e creative dei Paesi in via di sviluppo, compresi i regolamenti sui diritti di proprietà intellettuale relativi alle industrie culturali e creative. Saranno selezionati 12 Paesi (o di più se il budget lo consente).

Le domande sono ricevute e valutate su base continuativa. Sebbene non ci sia una scadenza per la presentazione delle domande, il bando sarà chiuso una volta selezionati i Paesi beneficiari. Si prevede che il processo di selezione non andrà oltre la fine del 2019.

IL SOSTEGNO

La fornitura di competenze, l’apprendimento peer-to-peer e il supporto allo sviluppo delle capacità nei Paesi selezionati dovrebbero durare dai 18 ai 24 mesi. I paesi beneficiari organizzeranno riunioni periodiche per gli esperti internazionali / nazionali con tutti i membri delle squadre nazionali e successivi incontri con le parti interessate locali (funzionari pubblici, professionisti, attori della società civile).

L’implementazione del progetto sarà supportata dalla sede centrale e dagli uffici dell’Unesco. Nello specifico, il programma mira a sostenere i Paesi in via di sviluppo a progettare, adattare e/o implementare quadri normativi (leggi, strategie, politiche e misure) per le industrie culturali e creative. Si mira a rafforzare, inoltre, le capacità per sostenere lo sviluppo di una politica culturale a lungo termine che supporti le industrie creative.

I PAESI AMMISSIBILI

Si prevede che i risultati di questo programma forniranno ai Paesi in via di sviluppo un sostegno nel raggiungimento degli impegni assunti in relazione all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Afghanistan, Egitto, Vietnam, Messico, Iraq, Guatemala, Albania, Ecuador, India: sono alcuni dei Paesi (un centinaio circa) che possono candidarsi al progetto. Un’attenzione particolare sarà riservata ai paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico.

IL VALORE DELLA DIVERSITA’ CULTURALE

La Convenzione Unesco per la protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali promuove la consapevolezza del valore della diversità culturale nella sua capacità di veicolare le identità, i valori e il senso delle espressioni della cultura, riaffermando al contempo e a tutti i livelli il legame tra cultura, sviluppo e dialogo.

A livello dei singoli Stati, questa Convenzione sottolinea il diritto sovrano di determinare le politiche e le strategie interne di valorizzazione e protezione delle espressioni culturali, così come a livello internazionale si ribadisce la necessità di rafforzare la cooperazione e la solidarietà internazionale nei confronti del Paesi in via di sviluppo. La Convenzione è stata approvata nel 2005. L’Italia l’ha ratificata nel 2007.

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