CRONACA

CCIAA PZ: PICCOLI IMPRENDITORI A SCUOLA DI BRAND STRATEGY

Una piccola o media azienda senza una accurata strategia di marca rischia di rimanere fuori dal mercato o di farsi assorbire da quel “rumore di fondo” che le impedirà di crescere.

E’ questo il monito lanciato da Ettore Chiurazzi, esperto di branding, e Giuseppe Muscio, esperto di corporate marketing e corporate reputation, della storica agenzia barese “CaruccieChiurazzi”, che hanno incontrato un gruppo di imprenditori del potentino nell’ambito del workshop “Valori da vendere – L’impatto del brand sulla redditività dell’impresa”, organizzato dalla Camera di Commercio di Potenza nell’ambito del percorso sulla digitalizzazione che è uno dei nuovi asset strategici del sistema camerale.

I due esperti hanno dunque parlato di “brand strategy” come creazione di valore, raccontando il flusso che costituisce la metodologia dell’agenzia. Al centro c’è sempre il brand, la marca, che non è solo marchio o logo (come si potrebbe pensare) ma racchiude in sé i valori profondi dell’impresa, la coerenza e la reputazione, ovvero tutto ciò che si posiziona nella mente del cliente in relazione ad un’azienda.

E se i grandi imprenditori possono contare sulle analisi dei cosiddetti “big data”, ovvero la capacità di estrapolare, analizzare e mettere in relazione un’enorme mole di dati eterogenei, strutturati e non strutturati, per scoprire i legami tra fenomeni diversi e prevedere quelli futuri, i piccoli possono attingere da strumenti meno costosi e da strategie che puntano anche sugli “small data”, ovvero dall’osservazione diretta dei comportamenti dei clienti, utili a comprenderne i bisogni.

Un esempio è l’analisi del sentiment, che oggi si può fare in rete per capire chi parla di una determinata marca e in che modo. Così facendo si monitora la reputazione (che fa leva soprattutto su onestà e competenza), si ascoltano i clienti, si può porre eventualmente rimedio immediato ad una situazione critica.

La marca si fa persona e dialoga con i clienti, dunque, con una pianificazione di medio periodo che fa leva sui valori profondi e su un posizionamento che, se ben sostenuto, può portare risultati notevoli.

Come per l’azienda materana Di Leo, produttrice di biscotti, che l’agenzia “CaruccieChiurazzi” ha portato all’attenzione nazionale e che ha rappresentato il case history illustrato nel workshop.

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