CRONACA

FEDERPARCHI BASILICATA: MARIO ATLANTE NUOVO PRESIDENTE

Mario Atlante è stato eletto questa mattina, all’unanimità, Presidente di Federparchi dal coordinamento Regionale di Basilicata, presidente della Federparchi Basilcata, alla presenza di Giampiero Sammurri, Presidente Nazionale Federparchi, Francesco Pietratuono, Assessore all’ambiente Regione Basilicata, i 4 presidenti dei parchi di Basilicata, Franco Fiore sindaco di San Severino Lucano e presidente della consulta dei parchi di Basilicata, le associazioni Legambiente, WWF, CAI.

Attualmente in carica presso la Presidenza del Parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, Atlante in questi anni ha seguito con impegno e dedizione le questioni legate all’ambiente in Basilicata ed ha lavorato per una nuova collocazione delle aree parco, nell’immaginario collettivo e nel rapporto con l’industria del turismo e della cultura.

“Abbiamo voglia di guardare alle aree protette non più come riserve” ha sottolineato Atlante, “ma a luoghi da vivere e in cui stimolare un sempre più stretto rapporto tra uomo e natura.

In questi luoghi, che coprono una grande porzione del territorio lucano, bisogna regolare e gestire attività per la conservazione di specie animali o vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici, favorendo l’integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività tradizionali, in particolare di quelle agro-silvo-pastorali.”

“È in questo quadro” ha chiuso Atlante “che si devono immaginare attività e di educazione, di formazione e ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché attività ricreative compatibili, al fine di sperimentare nuovi modelli di organizzazione sociale e produttiva, allo scopo di rendere ambientalmente sostenibili nel tempo le attività umane.

Oggi siamo di fronte ad una necessità: garantire un impegno costante per l’estensione e il potenziamento delle reti di aree protette e per la ricerca delle misure più efficaci a sostenerne il funzionamento, in modo da garantire una crescita di interesse per tutte le attività per tutte le azioni.

In questo senso, uno tra i primi atti che vorrei porre in essere sarà proprio la costituzione di un gruppo di lavoro per lo studio e la ricerca di misure di finanziamento, soprattutto a livello europeo, che riescano a garantire l’esplicarsi di tutte le attività che avremo modo di immaginare, partendo da una progettazione partecipata con i reali bisogni delle comunità dei parchi”.

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