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SMART HOME: NEL 2017 IL MERCATO IN ITALIA VALE 250 MILIONI DI EURO

I media tradizionali si confermano il principale canale di comunicazione: infatti il 58% dei consumatori ha sentito parlare di Smart Home nella pubblicità su radio, tv e giornali, mentre il 32% tramite Internet

Tra videocamere di sorveglianza, termostati, caldaie e lavatrici proliferano gli impieghi delle soluzioni Internet of Things per la Smart Home, il cui mercato in Italia raggiunge quota 250 milioni di euro nel 2017, registrando una crescita del 35% rispetto al 2016.

Il 38% degli italiani possiede già almeno un oggetto ‘smart’ in casa, ma tra questi ben il 74% ha richiesto l’aiuto di un professionista per l’installazione e il 51% si dice preoccupato per i rischi legati alla privacy e ai cyber attacchi da parte di malintenzionati.

I consumatori oggi hanno a disposizione diversi nuovi punti di contatto per acquistare soluzioni per la casa connessa, tra retailer (tradizionali e online), produttori, assicurazioni, utility e telco che coprono già il 30% dei canali di vendita.

Ormai in Italia mancano all’appello solo i grandi operatori Over-The-Top come Amazon, Google e Apple, che all’estero hanno appena iniziato la battaglia globale degli assistenti vocali intelligenti (Smart Home speaker), destinata a rivoluzionare il settore.

Questi sono solo alcuni dei risultati della ricerca sulla Smart Home dell’Osservatorio Internet Of Things della School of Management del Politecnico di Milano.

 

In termini di incidenza sulle vendite, a trainare il mercato italiano della Smart Home sono le applicazioni IoT per la sicurezza, come sensori per porte e finestre in grado di rilevare tentativi di infrazione, videocamere di sorveglianza, serrature e videocitofoni.

Seguono i prodotti per la gestione del riscaldamento, che si diffondono grazie a brand affermati, una community di installatori fidelizzata e la capacità di comunicare i benefici ottenibili in termini di comfort e risparmio energetico.

Poi vengono le soluzioni per la gestione elettrodomestici, in particolari lavatrici connesse, controllabili via App e dotate in alcuni casi di assistente vocale.

A livello internazionale, si segnala la diffusione degli Smart Home speaker: hub dotati di altoparlanti che riducono la complessità di connessione e gestione degli oggetti intelligenti in casa.

In Usa sono già 35 milioni gli speaker venduti da Amazon e Google, con quote del 55% per Amazon Echo e 45% per Google Home. Il principale canale di vendita della Smart Home in Italia resta la filiera tradizionale (composta da produttori, architetti, costruttori edili, distributori di materiale elettrico), che vale 175 milioni di euro nel 2017, pari al 70% del mercato (+15% rispetto al 2016).

Ma una quota sempre più consistente, pari al 30%, è imputabile a canali di vendita alternativi come retailer online e offline, assicurazioni, telco e utility, che con la loro forte crescita (+125%) rendono la casa connessa accessibile a un pubblico sempre più vasto.

Il merito di questa crescita è in primis degli eRetailer (+150%), che contribuiscono al 13% del mercato (circa 32 milioni di euro). Anche i retailer multicanale crescono bene (+65%, 9% del mercato.

Gli oggetti connessi iniziano a diffondersi nelle case degli italiani: il 38% dei consumatori ne possiede almeno uno in casa propria e ben il 32% ha effettuato l’acquisto nel corso del 2017.

Lo rivela l’indagine sui consumatori condotta dall’Osservatorio Internet of Things su un campione di 1.000 individui con età compresa tra 18 e 74 anni rappresentativi della popolazione italiana, che conferma gli ambiti della sicurezza e del riscaldamento al primo e secondo posto tra le preferenze dei consumatori.

L’indagine conferma anche l’importanza della comunicazione in questo mercato: chi oggi non dispone di oggetti connessi per la propria abitazione nel 27% dei casi non ha mai valutato di acquistarli e nel 17% non ne comprende appieno i benefici.

I media tradizionali si confermano il principale canale di comunicazione: infatti il 58% dei consumatori ha sentito parlare di Smart Home nella pubblicità su radio, tv e giornali, mentre il 32% tramite Internet.

Elemento imprescindibile rimane l’installazione da parte di un professionista: il 74% di chi ha acquistato un prodotto ha richiesto da subito l’aiuto di un installatore di fiducia.

 

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