COMUNICATI STAMPA

BTO Firenze il lucano Cignarale presenta TBOX

Si sta svolgendo in questi giorni, all’interno della straordinaria cornice della Fortezza Da Basso, a Firenze, la decima edizione delle BTO.

Evento europeo di riferimento su Travel e Innovazione. 160 appuntamenti srotolati nelle quattro grandi HALL e nelle tre ARENE che ospiteranno nelle due giornate fiorentine (29 e 30 novembre 2017) il programma scientifico: sempre più conference, sempre più internazionale, sempre più sorprendente.

E all’interno di questo serrato programma di eventi focalizzati sul tema del turismo e dell’innovazione applicata, all’interno dell’area FOCUS Hall by Keesy , Michele Cignarale, progettista culturale attivo nel tema dello sviluppo locale e dell’applicazione di sistemi innovativi per il turismo, ha raccontato, grazie all’invito di Vincenzo Moretti (autore di #lavorobenfatto), Giancarlo Carniani (deus ex machina del progetto BTO), un progetto di sviluppo tutto focalizzato sull’utilizzo della tecnologia blockchain e di protocolli di comunicazione sicuri, certi, incorruttibili e trasparenti, per evolvere il processo di rilascio delle recensioni online e quindi certificare la reputazione delle attività connesse.

“Con la Blockchain”, ha sottolineato Cignarale, “si passa dal concetto di centralizzazione e quello di decentralizzazione per approdare alla ridefinizione “distribuita” del valore all’interno delle comunità: una condizione in cui tutti i partecipanti alla rete tengono traccia dei passaggi di valore e quindi garantiscono la veridicità dei dati grazie alla collaborazione dei partecipanti stessi alla comunità”.

“Proprio su questo tipo di tecnologia è basata l’idea di B, “l’utilizzo di questo rivoluzionario protocollo di comunicazione per ripensare il modello di gestione delle recensioni nella catena di valore del viaggio. Parlando nello specifico di turismo, quello che genera valore per un territorio è la percezione della qualità dei servizi, della bellezza del paesaggio, della ricchezza storica e culturale e il racconto che il viaggiatore (oggi cittadino temporaneo), fa del suo viaggio, attraverso le tanto amate e odiate “recensioni”.

Uno dei più grandi dilemmi della gestione dei sistemi mediati dalla rete internet è proprio la prova della veridicità delle recensioni. Tutto si muove sulle recensioni e gli operatori sono ossessionati dalla necessità di avere una buona reputazione online. Come sempre, quando una risorsa è scarsa, entrano in gioco macchine infernali per la gestione del valore sotteso e via con rivenditori autorizzati e meno autorizzati di recensioni online.

Oggi ormai il fenomeno dell’astroturfing ha raggiunto dimensioni esorbitanti ed è in grado di muovere tra 5 e il 9% dei risultati di vendita.

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