La proposta di sospendere temporaneamente una parte dei progetti attualmente in corso con Eni e Shell, nell’ambito del Protocollo per lo sviluppo sostenibile, è stata presentata oggi dall’assessore allo Sviluppo Economico, Francesco Cupparo, nel corso del Tavolo Tecnico permanente con le due compagnie petrolifere.
Alla riunione hanno preso parte anche l’assessore all’Ambiente, Laura Mongiello, i direttori generali Michele Busciolano (Presidenza della Giunta) e Giuseppina Lo Vecchio (Dipartimento Sviluppo Economico), oltre ai rappresentanti delle società e della Fondazione Mattei.
Cupparo ha inoltre proposto di destinare tutti i fondi no-oil non ancora impegnati a progetti coordinati direttamente dalla “cabina regionale”, così da garantirne un utilizzo più strategico e coerente con le nuove priorità di sviluppo della Basilicata.
Come già avvenuto per il precedente Tavolo con TotalEnergies, Shell e Mitsui, la proposta sarà formalizzata secondo le procedure previste dall’Accordo siglato nel 2022 tra la Regione e le compagnie operanti nell’area di Viggiano–Val d’Agri.
L’Assessore ha spiegato che, a tre anni dalla firma dell’Accordo, è necessario acquisire un quadro informativo completo e aggiornato sul numero degli occupati e sugli impatti occupazionali dei progetti in corso.
La sospensione temporanea di alcuni progetti viene quindi proposta in attesa di tali dati, indispensabili per una valutazione corretta dell’efficacia degli interventi.
Pur riconoscendo il contributo positivo assicurato da Eni sul territorio lucano, Cupparo ha evidenziato l’esigenza di imprimere una svolta nell’utilizzo delle risorse di compensazione ambientale, orientandole verso obiettivi più aderenti alle esigenze sociali, produttive e occupazionali della regione.
“Dobbiamo prepararci da subito alla fase di transizione del dopo-petrolio – ha detto Cupparo – dotandoci degli strumenti necessari per affrontare le sfide sociali e occupazionali che interessano l’intera Basilicata, non solo i territori direttamente coinvolti nelle estrazioni.
L’aggiornamento della strategia regionale del no-oil va proprio in questa direzione”.