Crisi idrica, nuovi fondi per la diga di Monte Cotugno
La Regione destina altri 5 milioni per completare i lavori finalizzati all’aumento della capacità dell’invaso nell’area Sud. L’annuncio di Bardi in Consiglio Regionale

La Regione Basilicata stanzia ulteriori 5 milioni di euro per il completamento dei lavori alla diga di Monte Cotugno, nel territorio di Senise, uno degli invasi artificiali più grandi d’Europa. L’obiettivo è aumentare la capacità di accumulo dell’acqua e migliorare la gestione delle risorse idriche in un’area che da mesi vive una situazione di emergenza legata alla siccità.
L’annuncio è stato dato dal presidente della Regione, Vito Bardi, durante la seduta del Consiglio Regionale dedicata alle misure per fronteggiare la crisi idrica. “Con questo ulteriore finanziamento – ha dichiarato Bardi – vogliamo accelerare gli interventi strategici su un’infrastruttura fondamentale non solo per la Basilicata, ma per l’intero Mezzogiorno. La diga di Monte Cotugno rappresenta un presidio essenziale per l’agricoltura, l’approvvigionamento idrico e la produzione energetica”.
I nuovi fondi si aggiungono alle risorse già destinate negli ultimi mesi per manutenzioni straordinarie, ammodernamento degli impianti e lavori di sicurezza. L’intervento consentirà, secondo i tecnici del Dipartimento Infrastrutture, di ottimizzare l’utilizzo delle acque accumulate, migliorando l’efficienza del sistema di distribuzione e la capacità di risposta alle emergenze idriche.
La decisione arriva in un contesto di forte pressione sul sistema idrico regionale, aggravato dal calo delle precipitazioni e dalle alte temperature estive. Le associazioni agricole hanno più volte lanciato l’allarme per i danni alle colture, chiedendo interventi strutturali e una gestione coordinata tra Regione, Consorzi di Bonifica e Autorità di Bacino.
“Non possiamo più limitarci a soluzioni temporanee – ha concluso Bardi –. Serve una strategia di lungo periodo, e il potenziamento della diga di Monte Cotugno è un passo in questa direzione”.
Con l’approvazione del nuovo stanziamento, i lavori potranno riprendere nelle prossime settimane, con l’obiettivo di concludere il cantiere entro il 2026, restituendo piena efficienza a una delle opere idrauliche più importanti del Sud Italia.