POLITICA

Presidente Trump in Israele. ‘Questo accordo forse è la cosa più importante che ho fatto’

Israele ha vinto, ora è il momento di costruire la pace e la prosperità nel Medio Oriente, afferma Donald Trump alla Knesset

Israele ha raggiunto la vittoria finale, ottenendo tutto ciò che era possibile grazie alla forza delle armi.

Ora è giunto il momento di trasformare questi successi sul campo di battaglia in una conquista duratura: la pace e la prosperità per tutto il Medio Oriente”, ha dichiarato Donald Trump durante il suo discorso alla Knesset, come riportato dalla Casa Bianca. “Insieme abbiamo dimostrato che la pace non è solo una speranza lontana, ma una realtà concreta sulla quale possiamo costruire ogni giorno, persona dopo persona, nazione dopo nazione.”

Il presidente degli Stati Uniti, che si trovava in Israele per una visita ufficiale, ha incontrato, insieme al primo ministro Benjamin Netanyahu, le famiglie degli ostaggi e i sopravvissuti alla prigionia.

“Ci ritroviamo oggi in un momento di grande gioia, speranza rinnovata, fede rinvigorita, e, soprattutto, per esprimere il nostro più profondo ringraziamento a Dio, il Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe.

Dopo anni di guerre incessanti e minacce continue, oggi il cielo si fa sereno, le armi tacciono, le sirene non squillano più e il sole sorge su una Terra Santa finalmente pacificata. Oggi assistiamo a una nuova alba storica per il Medio Oriente”, ha dichiarato Trump.

Il presidente ha poi sottolineato che l’attenzione su Gaza deve essere orientata verso il ripristino delle basi fondamentali della stabilità, sicurezza, dignità e sviluppo economico, in modo che la popolazione locale possa finalmente godere di una vita migliore, quella che i loro figli meritano.

“La storia della determinazione e del trionfo di Israele dal 7 ottobre deve servire da lezione per il mondo: chiunque cerchi di distruggere questa nazione è destinato a fallire. Israele è forte, vivrà e prospererà per sempre”, ha aggiunto Trump.

Il presidente Donald Trump è arrivato in Israele la mattina del suo arrivo, con l’Air Force One atterrato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Ad accoglierlo c’erano il primo ministro Benjamin Netanyahu e sua moglie Sara, l’inviato speciale Steve Witkoff, il consigliere e genero Jared Kushner, la figlia Ivanka, e il presidente israeliano Isaac Herzog.

ANSA

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