CRONACA

Uil Sanità accreditata: tavolo in Prefettura

La sospensione dei licenziamenti dei dipendenti della Polimedica  di Melfi, che sarebbero dovuti diventare effettivi dal primo ottobre, come “ulteriore testimonianza” della volontà della struttura specialistica melfese ambulatoriale accreditata di trovare una soluzione che soddisfi le esigenze dell’azienda, dei dipendenti e degli utenti e la disponibilità del commissario dell’Asp Massimo De Fimo a individuare modalità e strumenti di confronto e dialogo sono il risultato dell’incontro che si è svolto oggi in Prefettura a Potenza presieduto dal vice prefetto Gerardo Quaranta mentre davanti il Palazzo del Governo si svolgeva un sit-in di lavoratori e Uil.

Per la UilFpl presente al tavolo con Giuseppe Verrastro segretario regionale e Mario Sarli della segreteria la proroga dei licenziamenti è già un passo avanti come la volontà del commissario De Fino a ricercare soluzioni oltre che per Polimedica per un totale di 15 strutture che hanno lo stesso problema causato dalla delibera sui tetti di spesa che oltre a mettere a rischio la salute dei lucani mette a rischio circa 150 posti di lavoro.

La UilFpl che aveva già sollecitato un intervento del Prefetto ha ribadito la necessità di trovare le risorse finanziarie necessarie a mettere fine a questa situazione. Il confronto – sostengono Sarli e Verrastro – deve proseguire in sede regionale con un’iniziativa del Presidente del Consiglio Pittella.

Confidiamo nello sforzo messo in atto da De Fina. Michele Cataldi, amministratore di Polimedica, ha sottolineato che non a caso il tavolo in Prefettura è chiamato di “raffreddamento”, ma purtroppo la situazione resta ancora calda per i pazienti, primi fra tutti ai quali viene negato il diritto alla salute, per lavoratori, operatori, medici specialisti e per un’impresa che svolge un compito sociale non paragonabile a qualsiasi altra impresa.

Prendiamo atto della disponibilità dell’Asp espressa dal dottor De Fina di coinvolgerci per lo smaltimento delle liste di attesa, compito che siamo attrezzati a svolgere, come abbiamo fatto in tutti questi anni e – aggiunge – verificheremo nei prossimi giorni in concreto come saremo chiamati a contribuire all’abbattimento di tempi che attraverso un report di Usc abbiamo di recente dimostrato sono troppo lunghi specie per prestazioni salva vita.

Al tavolo in Prefettura abbiamo riaffermato che quello di Polimedica non è caso eccezionale ma è esteso nella specialistica ambulatoriale accreditata che dall’emergenza Covid ha avuto un ruolo centrale in soccorso alla sanità pubblica.

La madre di tutte le emergenze è la DGR 473/2025, che ha ridisegnato i tetti di spesa della specialistica ambulatoriale e di fatto non ha colpito tutte le strutture allo stesso modo.

Ha distribuito i tagli come in una macabra lotteria: ad alcune realtà ha concesso margini di sopravvivenza, ad altre ha inferto colpi mortali, condannandole alla chiusura o alla drastica riduzione dei servizi. Non intendiamo rassegnarci ma come abbiamo dimostrato con iniziative ed azioni già da mesi – prosegue  Cataldi – continueremo in quella che è una battaglia prima di tutto per la tutela della salute dei lucani.

Abbiamo da tempo indicato un percorso da seguire che ha come presupposto l’affermazione del ruolo del Consiglio Regionale delle prerogative istituzionali di legislatore per definire le regole e gli strumenti di programmazione della spesa sanitaria sempre nell’interesse prioritario dei cittadini.

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