Smart Paper: Cupparo, nervi saldi e posizioni ferme e precise

“La vertenza Smart Paper ha preso una piega che non ci piace soprattutto dopo le conclusioni dell’incontro in Regione del 10 settembre scorso che si è chiuso – lo ricordo – con un risultato positivo per i nostri lavoratori e dal quale non si torna indietro”. Così l’Assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo per il quale innanzitutto “non è accettabile il metodo utilizzato dall’ATI subentrata (Accenture e Datacontact) con la lettera inviata ai sindacati, a Smart Paper ed Enel, che noi Regione abbiamo letto attraverso siti di informazione web e di cui siamo venuti a conoscenza attraverso i giornali. Di questa nuova situazione ho informato i dirigenti di Enel che – riferisce Cupparo- mi hanno assicurato un immediato intervento perché si ristabiliscano corrette relazioni tra ATI e Regione. Da quanto abbiamo avuto modo di leggere, la lettera non contiene alcuna indicazione di spostamento dei lavori dalla Basilicata, ma indica che le sedi operative dell’ATI sono a Bari, Padova e Matera rinviando con i sindacati la definizione di forme di flessibilità come lo smart working e altro. Per questo invito chi alimenta campagne attraverso i social scaricando responsabilità, che non esistono, alla Regione, a non svolgere azioni di bassa speculazione, alimentando ulteriori preoccupazioni e tensioni tra i lavoratori. Lo stesso invito – aggiunge Cupparo – è per i sindaci di Tito, Sant’Angelo Le Fratte e Satriano i quali arrivano ad una conclusione catastrofica – “l’ennesimo fallimento della politica e a una nuova fase di desertificazione produttiva” – che rigettiamo. Da rappresentanti istituzionali di comunità locali dovrebbero testimoniare più rispetto per l’istituzione regionale e dare un contributo positivo alla risoluzione di questo come di altri problemi. Da parte nostra non possiamo che ribadire quello che abbiamo sostenuto nell’ultimo Tavolo al Dipartimento e che il Presidente Bardi – che ha svolto un ruolo importante di confronto e di concertazione – ha dichiarato: nessun posto di lavoro sarà perduto; la clausola sociale è chiara e sarà completamente rispettata; i diritti e le retribuzioni dei lavoratori resteranno intatti rispetto a quelli che avevano con Smart Paper. Si tratta pertanto – conclude Cupparo – di conservare nervi saldi e posizioni ferme e precise come del resto abbiamo dimostrato sinora con la condivisione e il consenso di sindacati e lavoratori”.