
La sospensione, a partire dal 1° ottobre, del collegamento Frecciarossa tra Taranto e Roma via Potenza, Metaponto e Ferrandina rappresenta un duro colpo per la mobilità e lo sviluppo della Basilicata. La decisione – ufficialmente motivata da lavori di potenziamento sulla linea tirrenica – si accompagna alla scadenza, prevista per dicembre, dell’accordo tra Trenitalia e Regione Basilicata che finora garantiva il prolungamento del treno ad alta velocità Salerno–Torino fino a Potenza e Taranto grazie a un contributo economico regionale.
A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Partito Democratico, Piero Marrese, che in una nota esprime preoccupazione per il futuro del collegamento veloce: “Con la fine del contributo pubblico – ha dichiarato – il servizio rischia di non essere ripristinato, lasciando come unica alternativa l’Intercity, che impiega oltre sei ore e mezza per raggiungere Roma, contro le 4 ore e 40 minuti del Frecciarossa.”
Marrese sottolinea inoltre l’impatto che la sospensione avrà sui cittadini: “L’unica soluzione per i viaggiatori sarebbe quella di raggiungere Bari o Potenza con treni regionali, per poi proseguire – nel caso del capoluogo lucano – con un bus sostitutivo verso Salerno. È impensabile continuare a isolare una regione già segnata da calo demografico e carenze infrastrutturali. La Basilicata ha bisogno di collegamenti rapidi e costanti con Roma e il resto del Paese.”
Particolarmente critica, secondo Marrese, la situazione della provincia di Matera, già fortemente penalizzata sul piano ferroviario: “Registriamo l’ennesimo taglio a un trasporto su ferro praticamente inesistente. Basti pensare che sulla tratta jonica Nova Siri-Taranto attualmente non circola alcun treno. È urgente – aggiunge – che vengano attivati bus sostitutivi da Metaponto e Ferrandina per non lasciare i cittadini privi di alternative.”
Il consigliere conclude con un appello al Governo, a Trenitalia e alla Regione: “L’assenza di un collegamento ad alta velocità non colpisce solo pendolari e viaggiatori occasionali, ma danneggia turismo, imprese e traffico merci, ampliando il divario infrastrutturale tra Nord e Sud. Serve un intervento immediato per garantire la continuità del servizio e impedire che questa sospensione diventi una cancellazione definitiva. La Basilicata non può permettersi di perdere un’infrastruttura così strategica.”