Bonus gas, Lettieri-Trivigno (Europa Verde-AVS): “Assistiamo alla commedia dell’arte di Bardi”

In Basilicata il gas non manca mai: quello estratto dai giacimenti, certo, ma anche quello che esce dalle dichiarazioni del presidente Bardi.
Noi avremmo preferito – come più volte richiesto – che il “tesoretto” del bonus gas fosse destinato alla transizione ecologica: sostenendo le imprese che puntano sull’energia pulita e aiutando soltanto i cittadini realmente bisognosi. Invece, ciò che si sta profilando è l’ennesimo pasticcio.
Il governatore parla di “negoziati urgenti” con le compagnie che stanno inviando gli avvisi di recupero. Tradotto: i cittadini devono comunque pagare, con l’unica concessione di una rateizzazione spacciata per soluzione. Un palliativo buono giusto per un comunicato stampa.
La realtà è semplice: i lucani hanno bollette più care, mentre la Regione si arrampica sugli specchi. Ma perché mai le compagnie si rivolgono ai cittadini e non bussano direttamente al palazzo della Regione, vera responsabile di questo caos?
Forse perché, tra bonus annunciati e regolamenti confusi, il sistema si è trasformato in un groviglio tutto “made in Basilicata”.
Bardi assicura che il conguaglio riguarda solo l’anno termico 2022-2023 e che “verrà assorbito dalle future erogazioni”. Ma intanto i lucani pagano oggi, mentre le promesse del futuro hanno il valore dell’aria fritta.
Non si tratta solo di un danno politico – che i cittadini farebbero bene a ricordare alla prima occasione elettorale – ma, se accertata la responsabilità della Regione, anche di un possibile danno erariale.
Sarebbe opportuno che le autorità competenti verificassero delibere, conti e responsabilità, chiarendo se il gioco del bonus si sia trasformato in un costo doppio: per i cittadini e per le casse pubbliche.
In definitiva: mentre Bardi scrive comunicati, i lucani scrivono assegni.
Donato Lettieri – Michela Trivigno
(Portavoce Europa Verde Basilicata)