SIFUS: Basilicata allo sbando, il Fondo di Solidarietà saccheggiato per i vitalizi. Una vergogna senza precedenti

Il SIFUS esprime profonda indignazione e totale disapprovazione per la decisione assunta dal Consiglio Regionale della Basilicata di attingere al Fondo di Solidarietà, nato per sostenere le persone più fragili e disagiate, al fine di finanziare nuovi vitalizi a favore di attuali ed ex consiglieri regionali.
Una scelta che il SIFUS definisce moralmente inaccettabile e politicamente gravissima.
Un fondo pensato per garantire sostegno a chi vive condizioni di difficoltà economica, sociale e sanitaria viene di fatto sottratto ai più deboli per assicurare privilegi a una classe dirigente che dimostra, ancora una volta, di essere senza pudore e senza senso del limite, spingendosi oltre ogni logica e ogni decenza istituzionale.
Il quadro della Basilicata è drammatico e sotto gli occhi di tutti:
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lavoratori che perdono il posto di lavoro,
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aziende costrette a chiudere,
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giovani obbligati a lasciare la propria terra,
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disabili e anziani abbandonati in assenza di politiche adeguate,
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una sanità al collasso,
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comuni che si spopolano,
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infrastrutture fatiscenti e inadeguate.
In un contesto sociale ed economico così devastante, una maggioranza regionale incompetente e distante dalla realtà trova il modo di “consolarsi” riconoscendosi quello che appare a tutti gli effetti come un premio di produzione. Un atto che rappresenta l’ennesima certificazione del fallimento politico della classe dirigente lucana.
Il SIFUS afferma con forza che a tutto c’è un limite e rivolge un appello diretto agli assessori e ai rappresentanti istituzionali:
basta saccheggiare questa terra, basta tradire un popolo che soffre e che troppo spesso, rassegnato, è costretto ad accettare decisioni ingiuste e umilianti.
Il SIFUS di Basilicata non ci sta.
Diciamo BASTA a questo sistema clientelare fatto di prepotenza e malapolitica, che mortifica la dignità dei cittadini e calpesta i diritti dei più deboli.
“La Basilicata merita rispetto, giustizia sociale e una classe dirigente all’altezza delle sfide che il territorio sta affrontando” .
