Vitalizi ripristinati, Chiorazzo accusa: “Uno schiaffo alla Basilicata reale”
“Quello che è accaduto oggi in Consiglio regionale è uno schiaffo alla Basilicata reale. Con il collegato alla legge di stabilità, la maggioranza di centrodestra sceglie di fare Robin Hood al contrario. Toglie ai poveri per dare ai ricchi. Mentre famiglie, lavoratori e giovani fanno i conti con crisi occupazionali, precarietà e povertà crescente, il Consiglio regionale decide di occuparsi dei vitalizi, ripristinandoli con un emendamento infilato di nascosto, come un regalo di Natale alla politica”. È quanto dichiara il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, intervenuto nella seduta consiliare odierna durante la quale il Consiglio ha approvato una serie di norme tra cui quella con cui vengono ripristinati i vitalizi per i consiglieri regionali.
“È una scelta – sottolinea Chiorazzo – politicamente indegna e moralmente inaccettabile. Si colpiscono risorse che erano state vincolate per finalità sociali, per il contrasto alla povertà, per il welfare, per la scuola e la salute, e le si dirottano per garantire privilegi a chi ha già avuto ruoli e incarichi. Questo non è senso delle istituzioni. È l’esatto contrario”.
“Colpisce ancora di più – prosegue Chiorazzo – il confronto con quanto avvenuto in altre Regioni. Dove il tema del ripristino dei vitalizi è stato affrontato, lo si è fatto presentando una proposta di legge autonoma, assumendosi la responsabilità politica di discuterla apertamente in Commissione e in Aula, sotto lo sguardo dei cittadini. Qui, invece, si preferisce nascondersi dietro emendamenti last minute, infilati nel collegato alla legge di stabilità, nel tentativo di eludere il confronto pubblico e ridurre al minimo la visibilità di una scelta impopolare”.
“Il metodo è grave quanto il merito. Un blitz consumato in Aula, senza confronto, senza coraggio, evitando una discussione pubblica che avrebbe messo la maggioranza davanti ai lucani. È il segno di una politica che ha perso il contatto con la realtà e che non avverte più il peso delle proprie decisioni”.
“In una regione – continua Chiorazzo – attraversata da vertenze industriali, da migliaia di lavoratori a rischio, da giovani costretti ad andare via, la priorità del governo Bardi diventa garantire vitalizi. Altro che rigore. Altro che etica ed estetica pubblica, una bandiera prima tanto sventolata e oggi completamente ammainata dal Presidente Bardi. Qui si sceglie consapevolmente di aumentare la distanza tra istituzioni e cittadini. Per quanto ci riguarda, non saremo mai complici di questo scempio. Il nostro no è netto, politico e senza ambiguità”.
“A questo punto – conclude Chiorazzo – al Presidente Bardi resta una responsabilità politica chiara. Non abbandonare una nave ormai senza guida, ma risalire a bordo, assumersi fino in fondo il peso delle scelte compiute e rispondere ai lucani di una rotta che, giorno dopo giorno, appare sempre più lontana dai bisogni reali della Basilicata”.
